Interviste

Seppi: “I maggiori rimpianti sono nel terzo tie-break”

Alla fine è qualche palla che ha fatto la differenza, anche Stan ha detto che è stato il suo incontro più duro giocato quest anno.
“Mah sì, è stata una buona partita. Anche se durante i set hanno dominato spesso i servizi purtroppo non sono riuscito a tenere il break nel primo set, nel primo tie-break ho giocato forse malino io, poi però da lì in avanti lui è salito molto di livello. Non ho avuto tante chance da lì in avanti se non nel terzo tie-break quando ero 3-1 ed ho sbagliato quello smash più un altro errore banale… Insomma, un inizio di tie-break quello molto difficile dove avrei dovuto approfittare delle chance avute, poi negli ultimi punti ha spinto bene lui. Lo stesso sul set point che ho avuto io sul 6-5 e servizio, quando potevo allungare la partita”.

Andreas quale è stata secondo te la differenza tra te e lui oggi?
“Lui ha spinto un po’ di più nel tie-break credo. Ha lasciato andare i colpi più di me ed ha fatto tanti punti. Soprattutto nei tie-break lui alzava tanto il livello, era molto più aggressivo mentre invece nei game normali difficilmente rischiava. Però nonostante quello ho avuto le mie chance”.

Fisicamente ti senti bene?
“Sì, sto abbastanza bene. La fatica c’era e durante il match magari la fatica la sento meno, ora invece ho le gambe un po’ pesanti. Peccato, il quarto sarebbe stato interessante giocarlo”.

Da dentro il campo l’impressione è che se avessi vinto il terzo avresti potuto girarla. Tu che sensazioni avevi?
“Non lo so, anche lui tiene molto bene i match lunghi, a livello fisico. Però erano 3 set molto duri e giocarne un altro non sarebbe stato facile neanche per lui”.

Quando hai servito per il set che cosa hai sentito?
“Sul set point lui ha giocato un back molto basso ed io ho steccato il dritto. Sul 6-5 40-30 ci può anche stare, alla fine il vero rimpianto è per l’inizio del tie-break dove potevo dare di più. Però sì, è stata una bella partita, forse nelle prime fasi di ogni set entrambi facevamo un po’ fatica a giocare ad alto livello, però quando c’erano i momenti importanti abbiamo alzato il livello entrambi. Lui ha giocato meglio, forse sarà più abituato a queste partite”.

Djokovic battuto da Istomin, Murray da Zverev, guardando un quadro generale senti che la distanza dai primissimi si è ridotta?
“Stanno dominando un po’ meno. Anche a fine dello scorso anno per dire Djokovic non era più così superiore, però negli Slam vanno sempre in fondo perché 3 su 5 hanno margine, però sono meno forti e gli altri giocatori forse credono di più nella grande impresa. Poi sai, tenere 6 anni ai livelli di Djokovic e Murray non è uno scherzo, prima o poi il calo logicamente arriva”.

Diego Barbiani

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