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Puoi parlare solamente della partita o ci sono preoccupazioni riguardo l’infortunio?Penso che sia stata una partita strana. Come sapete mi sentivo un po’ nervosa all’inizio. Penso che lei abbia giocato bene. Ero contenta di aver vinto il primo set, poi ho sentito un po’ di disturbo. Ho pensato di prendere precauzioni, dato quello che è successo a Brisbane e nei giorni successivi. Ho chiesto un time-out medico e ho iniziato a concentrarmi sul campo, questo mi ha dato un paio di game per rientrare di nuovo in partita. È stato un bene riuscire a ribaltare il secondo set, quando ero sotto 4-1.

Senti tutto questo sulla gamba mentre giochi o è più un problema mentale? Senti effettivamente dolore oppure, come sai, può essere un condizionamento?
Credo sia un po’ di entrambi. Lo sento leggermente, non è nulla di cui preoccuparsi ma è un problema mentale perché mi rende comunque nervosa. La partita è stata piuttosto alla pari, si è trattato più che altro precauzione credo.

Quanto ti senti sollevata che il tuo torneo sia in corso? Ci sono molte cose che dovete fare prima di un torneo che possono risultare piuttosto impegnative, poi una volta che il torneo inizia è solo tennis?
Lo è. Voglio dire, con gli anni nel circuito, ogni volta che affronti questi tipi di tornei, sai che sono molto importanti. La prima partita è sempre difficile, sei nervoso, lotti con il dubbio su come sta andando e affronti molti avversari contro cui non giochi molte volte. Può essere ostico, quindi primi turni possono essere molto difficili. Perciò sono contenta.

Quanta fiducia si prende nel vincere una prima partita così lottata per uno slancio successivo?
Credo che sicuramente, in alcuni situazioni, questo match sia stato soprattutto mentale, quindi sono piuttosto soddisfatta perché ho avuto un set point contro nel primo set, poi ero sotto 4-1, così ho dovuto dimenticare tutto quanto e provare ad esprimere il meglio che potessi dare.