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Sei orgogliosa di essere una grande combattente? È sembrato che qualsiasi cosa stessi facendo di sbagliato nel secondo set, sia stato risolto nel terzo.
Credo sia sempre utile avere match del genere al primo turno. È sempre dura infatti trovare il giusto ritmo nei tornei dello Slam e questa partita mi ha probabilmente dato una mano.

Ci sono stati momenti nel terzo set, in cui hai pensato che saresti potuta essere eliminata in veste di campionessa in carica e numero 1 del mondo?
A dire il vero, non penso a queste cose in campo. Penso a giocare il mio tennis, fatto di tanto movimento e di molte palle colpite. Questo non cambia essendo numero 1 del mondo, perciò non sono mai andata nel panico.

C’è stato un momento nel match, in cui hai pensato alla partita dell’anno scorso con Misaki Doi?
Sì, ci ho pensato. Ero seduta al cambio campo e mi trovavo nella situazione opposta rispetto a quella partita. L’anno scorso avevo salvato match point, oggi lo avevo sprecato e poi sono andata al terzo set. È stato comunque solo un momento.

Giocherai contro un’altra tedesca, Witthöft. Pensieri sulla partita?
Siamo ancora al secondo turno e non penso troppo alle mie avversarie. In ogni caso, la conosco molto bene e l’ho già incontrata due volte a Wimbledon, qualche anno fa. Credo sarà un match interessante, anche se, ripeto, non penso troppo alle mie avversarie in questo momento.

Credi che essendo numero 1 del mondo, tu possa pensare che tutto ciò che viene dopo sia comunque già sufficiente per te, oltre le aspettative?
Io continuo a fare le stesse cose di un anno fa e ciò non cambia, anche se sono la numero 1. È stato il mio modo di approcciare le cose in passato e continuerà ad esserlo in futuro.