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15 Gen 2017 01:30 - Interviste
Kerber: “Quel match point è stato il punto più importante della mia carriera”
La conferenza stampa agli Australian Open di Angelique Kerber: "Cerco di non pensare di essere numero 1 del mondo".
di Aldo Cutaia
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Bentornata in un posto, per te sicuramente legato a ricordi speciali. Un anno fa, avresti immaginato di essere seduta oggi in veste di campione in carica?
Credo proprio di no. Tante cose sono cambiate dall’anno scorso, qui è avvenuta la mia esplosione, tutto comincia da qua. È davvero bello essere tornata.
Quanto è vivido il ricordo del tuo match di primo turno?
Lo ricordo ancora molto bene. Credo che il match point che ho annullato al primo turno sia il punto più importante della mia carriera. Difficile dire cosa sarebbe successo se avessi perso quella partita. Prima di tutto ciò, stavo giocando senza aspettative, semplicemente divertendomi. Ora comincia un nuovo anno, cercherò di dare il meglio per vedere fino a dove potrò arrivare.
Ti riconoscono per le strade ?
Credo di sì, dovunque vada, che sia al ristorante o all’aeroporto. È tutto più grande rispetto ad un anno fa.
Ieri abbiamo chiesto a Roger Federer come sia giocare il primo Slam da numero 1 del mondo. Ci ha dato un’idea di come possa sentirsi Murray. Pensi che le persone e gli altri giocatori ti guardino in modo diverso ora?
Credo di si, anche se alla fine sono sempre la stessa. Faccio le stesse cose e cerco di non pensare di essere numero 1 del mondo. Adesso ho molte più cose da fare, ma alla fine quando sono in campo cerco sempre di dare il meglio per avere possibilità di vincere.
Sei numero 1 del mondo, hai vinto due Slam, è ovvio che su di te ci siano delle aspettative diverse. Le persone si aspettano molto da te e questo crea pressione. Ti aspetti di più da te stessa?
Ad essere sincera, è la stessa sensazione che ho avuto andando a Parigi, dopo aver vinto gli Australian Open. Tutto era nuovo, come adesso che sono la numero 1, e credo che la situazione sia più o meno la stessa. Mi aspetto da me stessa esattamente ciò che mi aspettavo lo scorso anno e gli anni precedenti, dare il meglio e lottare fino all’ultimo punto. Questo è come gioco, questo è ciò che sono.