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18 Gen 2017 15:05 - Interviste
Federer: “Speravo di giocare meglio”
La conferenza stampa di Roger Federer agli Australian Open, dopo la vittoria al secondo turno contro Noah Rubin: "mi ha impressionato".
di Francesca Padoin
Come ti senti ad aver vinto in tre set?
Bene(sorride). Questo è sempre il miglior scenario, vincere in tre set netti. Oggi sono stato capace di farlo. Il primo set è stato difficile, il terzo complicato; ho salvato un paio di set point. So che potrebbe essere andata diversamente ma mi sono divertito in campo. Sono stato più solido rispetto al match con Melzer, dove ho perso quel secondo set, dopo aver condotto nel primo. Penso di aver avuto minor concentrazione in quella partita. Sì, come ho detto, non conoscevo molto il gioco di Noah Rubin a parte per qualche informazione riferitami dai miei coaches. Ero preparato, pronto a combattere e sono stato capace di vincere. Sono davvero contento.
Quanto lontano pensi lo porterà il suo stile di gioco? È l’opposto di Reilly Opelka, parlando di giovani statunitensi. Qual è il suo stile di gioco?
Lo metterei nella categoria dei picchiatori da fondocampo come Nishikori, quel tipo di categoria. Un ragazzo che cerca di anticipare molto e tirare il vincente, come Schwartzman. Uno pensa che, essendo un giocatore minuto, tenga solo la palla in campo, ma nel momento in cui gli dai la possibilità di entrare in campo, lui lo fa. Sono rimasto molto impressionato da Noah. Questi ragazzi giocano molto bene, in maniera aggressiva dalla linea di fondo e sono molto rapidi nei movimenti. Penso che avrà davvero una grande carriera ma è difficile fare previsioni ora perché è ancora giovane e deve ancora maturare, abituarsi al tour.
Qual è il tuo atteggiamento mentale prima di affrontare Berdych al terzo turno?
So di dover alzare il mio livello un altro po’. Ma, di nuovo, non ho visto molto giocare Tomas ad essere onesto. Oggi stavamo giocando quasi in contemporanea. Penso che abbia avuto un match difficile contro Ryan perché ultimamente questo tennista sta giocando molto bene. Inoltre il campo è veloce e ciò mi crea delle difficoltà come nel passato: Cincinnati, New York, Wimbledon, Olympics in Athens. So cosa va fatto. Ho già giocato contro di lui molto volte, anche qui, e so perché mi ha battuto le volte in cui ho perso. Devo solo fare il mio gioco e rimanere molto concentrato nei miei turni di servizio.
Hai vinto le ultime 5 partite contro Berdych. Ciò ti dà maggior sicurezza?
Beh, se la vedi in questo modo direi di sì. Mi sentivo di aver giocato abbastanza bene contro di lui in tempi recenti. Grazie per avermelo ricordato, lo apprezzo molto(ride). È bello essere intervistati così.
Se ci fosse qualcosa da cambiare nel tennis cosa vorresti che fosse? Una tradizione o una regola?
Non abbiamo veramente molto tempo per discuterne ora. Non voglio indicare una sola cosa ma penso che al calendario che copre da gennaio a novembre; è davvero il miglior calendario possibile? Non ne sono proprio sicuro. È molto difficile e complesso dover muoversi per i diversi tornei. Tutti ne sono in parte scontenti ma in parte contenti. Ma bisogna togliersi questa idea dalla testa. Penso ci saranno dei cambiamenti nel 2019. Credo avremo delle annate interessanti in futuro in cui ci saranno cambiamenti nel tour ATP.
C’è stato un momento in cui hai mostrato della frustrazione là in campo. Cosa ti ha davvero scoraggiato di quel punto?
Sai, era perché non riuscivo a fare ciò che avevo in mente. Speravo di giocare meglio. Penso che uno cerchi sempre di farlo. È uno sport, come il golf, in cui rimani sempre in qualche modo insoddisfatto. Ti senti sempre come se “Ah! avrei potuto giocare meglio”. A fine giornata devi essere contento per quello che hai fatto, per le piccole cose. Alcune volte andrà male, altre sarà una battaglia. Oggi è questo quello che ho pensato. Non ricordo quale punto fosse ma sono sicuro stessi sperando di giocare meglio e combatto con ciò in ogni partita.