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26 Gen 2017 11:30 - Interviste
Coco Vandeweghe: “Sono arrabbiata e delusa”
La conferenza stampa di Coco Vandeweghe dopo la sconfitta in semifinale degli Australian Open contro Venus Williams: "Venus è una grande campionessa".
di Salvatore De Simone
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Le tue sensazioni sul match e sul modo in cui hai giocato?
Dopo il match ero molto arrabbiata. Ero molto dispiaciuta; ma mi sono sentita meglio quando il mio team è venuto negli spogliatoi consolandomi e abbracciandomi. Tutti mi hanno detto che dovevo essere orgogliosa di me stessa e di come ho saputo competere. Tutto ciò mi ha tirato un po’ su. Ero davvero dispiaciuta e arrabbiata.
Cosa ti è dispiaciuto di più? Non sfruttare le occasioni, perdere il match, non essere riuscita a giocare come avresti voluto in alcune fasi della partita?
Credo che non sfruttare le chance e perdere il match è il peggio che possa capitare. Non giocare come vorresti può capitare. Ci sono buoni e cattivi giorni. Devi solo fare il meglio che puoi. Nel primo set ho giocato molto bene. Nel secondo lei ha cambiato il suo gioco e non sono stata abbastanza veloce nel contrastarlo. Lei ha giocato bene quando ho avuto palle break sia nel secondo che nel terzo set. E io non ho dato il meglio in quelle situazioni e nel ritornare nel match. Però bisogna dare merito all’avversaria che è stata più brava di me nei momenti importanti, soprattutto sul suo servizio.
Eri più ansiosa nei match precedenti rispetto ad oggi?
Allo stesso modo, direi.
Avevi detto che quest’anno un tuo obiettivo era raggiungere una semifinale slam. Lo hai fatto. Prossimo step?
Sono felice di aver iniziato l’anno in questo modo, realizzando subito i due obiettivi che mi ero prefissa, ma nello stesso tempo non sono soddisfatta perché come ho detto sono anche delusa per la sconfitta. Però penso che questo sia una buona cosa.
Il secondo obiettivo era entrare nella top 20?
No, era raggiungere i quarti di finale. Sono nella top 20?
Sì
Ah bene, così ne ho realizzati tre (risata).
Una parola su Venus…
Sia, penso che Venus sia un’incredibile competitrice. A parte il discorso dell’età. L’età è solo un numero. È una grande campionessa. La ammiro come atleta e come competitrice, anche se sarei stata felice di vincere oggi. Penso che questo mostri alcuni aspetti umani dello sport. Siamo tutti essere umani, non siamo perfetti e cerchiamo a volte di fregare qualcuno. Ci sono alti e bassi in una persona anche in quello. Penso che per Venus sia grandioso essere in finale. Ed è grandioso che ci sia un’americana.