di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
08 Nov 2016 18:55 - ATP
I protagonisti di Londra: Thiem, la novità
Con questa serie di articoli vogliamo presentarvi gli otto qualificati alle ATP World Tour Finals: per ciascun tennista abbiamo scelto un match che secondo noi è rappresentativo del suo 2016. Iniziamo dall'ottavo qualificato - nono della classifica - Dominic Thiem.
di Piero Vassallo
TENNIS – Di PIERO VASSALLO. Con questa serie di articoli vogliamo presentarvi gli otto qualificati alle ATP World Tour Finals: per ciascun tennista abbiamo scelto un match che secondo noi è rappresentativo del suo 2016. Iniziamo dall’ottavo qualificato – nono della classifica – Dominic Thiem.
Siamo a metà febbraio, a Buenos Aires si giocano le semifinali dell’Argentina Open con temperature vicine ai 30 gradi e con umidità sopra il 70%. Rafa Nadal, che prova a difendere il titolo vinto un anno prima, affronta un giovane austriaco che si presenta alla stagione su terra sudamericana da top 20 e con ambizioni d’alta classifica. In quella semifinale Dominic Thiem mette in mostra tutto quello che il suo allenatore Gunther Bresnik e il suo preparatore atletico Sepp Resnik hanno saputo forgiare in un ragazzo di 1.85 nato a Wiener Neustadt e con addosso l’etichetta di erede designato di Thomas Muster.
In quasi tre ore di battaglia Thiem dà sfoggio di un rovescio a una mano di devastante potenza – ma anche gli altri fondamentali non scherzano quanto a velocità di palla – e soprattutto batte Nadal su quello che è – o forse era – il terreno preferito dello spagnolo: la lotta serrata sulle lunghe distanze. Fisicamente l’austriaco non teme nessuno, gli allenamenti massacranti di Bresnik gli hanno permesso di sviluppare una straordinaria resistenza che diventa una delle sue armi migliori.
Il successo in semifinale viene è il preludio al primo titolo dell’anno, che dà il via al suo magico febbraio: arrivano anche la semifinale nel 500 di Rio de Janeiro e il trionfo in quello di Acapulco, ad oggi il torneo più importante della sua carriera. Ottiene tre ottavi di finale nei Masters 1000 di Indian Wells, Miami e Monte Carlo e in primavera vive il suo miglior momento del 2016: arriva in finale nel torneo di Monaco di Baviera, raggiunge i quarti agli Internazionali d’Italia, vince a Nizza e si spinge fino alla semifinale del Roland Garros, il tutto senza mai fermarsi.
Non sazio gioca due tornei sull’erba prima di Wimbledon, vincendo Stoccarda e piazzandosi in semi ad Halle, e a questo punto della stagione è numero 4 della Race. Il serbatoio però non è infinito e i 16 tornei giocati in 6 mesi si fanno sentire sulle gambe di un giocatore che evidentemente dovrà riconsiderare la sua programmazione per gli anni a venire: nei 9 tornei post Championships – dove non va oltre il secondo turno – raccoglie solo i quarti a Cincinnati, gli ottavi a New York con tanto di infortunio al ginocchio e una finale persa malamente a Metz.
Vero che la sua classifica è stata costruita soprattutto sui tornei minori – la metà dei punti dell’anno sono arrivati da tornei 250 e 500 – ma per diventare un futuro campione non basta e al momento nei grandi appuntamenti non ha brillato: la semifinale al Roland Garros va presa con le pinze visto che per arrivarci ha dovuto battere solo un top 20, Goffin, e il tabellone è stato abbastanza agevole. Alla fine ha chiuso con uno score di 3215 punti, un punteggio…insufficiente! Il nono posto nella Race infatti non sarebbe stato abbastanza per qualificarsi se solo Nadal non avesse deciso di dare forfait.
Thiem sarà quindi la grande novità di queste ATP Finals, il giocatore più giovane ma anche quello che arriva nelle condizioni peggiori. Il sorteggio però potrebbe avergli dato una mano visto che se la vedrà con Djokovic, Raonic e Monfils. Contro il serbo ha perso 3 volte su 3, ma anche Nole non se la passa benissimo; Raonic lo ha battuto nell’unico precedente giocato ma è ancora in dubbio dopo l’infortunio di Bercy mentre Monfils è rimasto ai box fino ad oggi e Thiem lo ha già battuto un anno fa nel torneo di Umago. Insomma l’austriaco avrà le sue chance, nonostante sia lontanissimo dagli standard dei primi mesi.
Ranking: 9 (numero 8 alle Finals per rinuncia di Nadal)
Slam: terzo turno agli Australian Open, semifinale al Roland Garros, secondo turno a Wimbledon, ottavi agli US Open
Titoli: 4 (Buenos Aires, Acapulco, Nizza, Stoccarda)
Finali: 2 (Monaco, Metz)
Partecipazioni alle Finals: 0
Miglior risultato alle Finals: non ha mai partecipato
I PRECEDENTI CON GLI ALTRI GIOCATORI DEL GIRONE
Thiem-Djokovic 0-3
2014 Shanghai, R32, Hard, Open: 6-3 6-4
2016 Miami, R16, Hard, Open: 6-3 6-4
2016 Roland Garros, SF, Clay, Open: 6-2 6-1 6-4
Thiem-Raonic 0-1
2016 Cincinnati, QF, Hard, Open: 6-3 6-4
Thiem-Monfils 1-0
2015 Umago, SF, Clay, Open: 1-6 6-3 6-1