di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
02 Nov 2016 11:30 - ATP
ATP Parigi-Bercy: Cilic e Goffin, sarà spareggio. Bene Nishikori, fuori Thiem
di Redazione
TENNIS – PARIGI BERCY. Cilic supera in due set Karlovic e sfiderà Goffin in un vero spareggio per le ATP Finals.Thiem perde nettamente contro Sock: come arriverà a Londra? Avanti Nishikori e Tsonga.
J. Sock b. [6] D. Thiem 6-2 6-4 (Adriano Spataffi)
Sarà stata la stanchezza dovuta alla grande attività della stagione, il difficile ambientamento alla superficie parigina o il fiato sul collo di Berdych e Goffin in ottica Master, fatto sta che il Thiem visto oggi a Parigi è lontano parente del giocatore capace di arrivare fino all’ottava posizione del ranking; non sorprende, dunque, che un ottimo Jack Sock abbia ribaltato il pronostico, battendo la giovane testa di serie numero 6 affrontata già due volte quest’anno con altrettante sconfitte. L’inizio è davvero uno shock per l’austriaco, con un 10-0 che proietta Sock 2-0 e 0-30, da cui Thiem esce solamente grazie a quattro prime palle consecutive. L’andamento della gara vede Sock dominare con il diritto e con servizio (94% di prime nel primo set), e Thiem carente soprattutto nella condizione atletica, lentissimo nei movimenti e mai in grado di aggredire nessun colpo al rimbalzo. Dopo tre giochi dove non si è praticamente giocato a favore di chi serviva, Thiem passa un secondo momento a vuoto, culminato con un doppio fallo che manda Sock 5-2 e servizio. L’americano parte male regalando due errori gratuiti di diritto, ma quattro prime palle, di cui l’ultima un ace, gli consegnano il primo set dopo appena 20 minuti di gioco.
Nel secondo set Thiem sembra leggermente più sciolto, anche se i colpi al rimbalzo, soprattutto il rovescio, giocato raramente coperto e sempre troppo corto, continuano a latitare. L’austriaco dunque cerca di rompere il ritmo del possente avversario scendendo spesso a rete, tattica che rende la partita scorrevole e divertente. Sul 2-2 un doppio fallo di Sock lo costringe per la prima volta ai vantaggi, offrendo la prima, e unica, concreta possibilità a Thiem per riaprire il match, ma altre due prime tolgono l’americano dagli impicci. Sul 3-3 la svolta; Thiem va subito 40-0 lasciando immaginare l’ennesimo game con il servizio a farla da padrone, ma, in successione: un errore gratuito di diritto, un doppio fallo e un rovescio giocato in ritardo in uscita dal servizio, portano il game ai vantaggi. Quì Thiem si affida ancora una volta alla rete, subendo però due passanti consecutivi, di cui particolarmente grave il secondo, lasciato dall’austriaco nonostante fosse sulla palla per averne giudicato,malissimo la traiettoria. Sock rimane implacabile al servizio, Thiem salva il match ancora ai vantaggi, pur senza concedere match point, ma è solo un rinvio dell’inevitabile; sul 5-4 l’americano inanella quattro prime palle consecutive che gli consegnano la meritata vittoria.
[9] M.Cilic b. I.Karlovic 7-6(7) 6-2 (Aldo Cutaia)
Sul campo 1 di Parigi va in scena il derby dei giganti, che vede contrapposti Marin Cilic e Ivo Karlovic. I due arrivano a questo match con motivazioni tra loro molto differenti. Karlovic, nonostante i trentasette anni, è vicino a chiudere una soddisfacente stagione che lo ha visto vittorioso in due occasioni (Los Cabos e Newport), mentre Cilic ha bisogno di tutti i punti possibili per difendere il posto che lo qualificherebbe al Master di fine anno. Comincia meglio il più anziano dei due, che ben supportato dalla prima di servizio, non permette al suo avversario di rispondere in modo aggressivo. D’altro canto, il campione di Cincinnati appare piuttosto appannato e questo lo porta a concedere una palla break al terzo game, annullata con pazienza, insistendo sul rovescio di Karlovic. La partita prosegue sostanzialmente dominata dai servizi fino al nono game, quando Ivone ha una nuova occasione per breakkare il connazionale. Cilic salva la palla break con un insolito serve&volley e riesce a salire sul 5-4. L’atteggiamento di Karlovic non fa trasparire nulla all’esterno, ma probabilmente le occasioni mancate cominciano a pesare sulle larghe spalle del croato. Si ritrova in un attimo sul 15-40 con due set point da fronteggiare, ma appellandosi al servizio e al gioco di rete riesce a rimediare, raggiungendo Cilic sul 5 pari. I successivi due game filano lisci senza intoppi e si arriva al tiebreak, come è sempre accaduto tra questi due giocatori. I due lasciano le briciole al servizio fino al decimo punto, in cui Karlovic serve sotto 5-4 e impatta male la volée, regalando il mini-break al tennista di Medjugorje. 2 set point Cilic. Nel primo Karlovic, sparando un ace al centro, costringe Cilic a servire per aggiudicarsi il primo set. L’ex pupillo di Ivanisevic, tuttavia, si complica la vita mirando al dritto di Karlovic su una comoda volée, e venendo quindi passato. Karlovic vanifica, però, la rimonta con un brutto errore a rete, che porta l’avversario a servire nuovamente per il set. Questa volta il campione degli Us Open 2014 non si fa pregare e chiude il tiebreak 9-7.
Il secondo set vede una progressiva perdita di convinzione da parte del 37enne, con conseguente aumento della fiducia del tennista di Medjugorje. Karlovic serve meno prime di servizio e deve quindi giocare molte più volée, mentre Cilic riesce a rispondere sempre di più sui piedi del suo avversario. Un quinto game infinito segna la fine dell’ultima confusa resistenza di Karlovic, che cerca ossessivamente la via della rete anche quando non dovrebbe. Pur tirando un buon numero di ace, i continui errori a rete decretano il break in favore di Cilic. La partita è ormai indirizzata verso una direzione specifica e Ivone non sembra avere la voglia di recuperarla. Subisce un’altro break, limitandosi quasi a buttare la palla dall’altro lato e presentarsi a rete. Cilic ringrazia e chiude 6-2. Il campione di Cincinnati aggiunge dunque un’altro importante tassello per blindare la sua qualificazione alle ATP Finals.
[5] K. Nishikori b. V. Troicki 6-2 7-5 (Fabrizio Salvi)
Il dubbio se il giapponese avesse saputo, o meno, adattarsi così velocemente ad una superficie molto più lenta rispetto a quella di Basilea, è stato fugato da un primo set dominato dall’asiatico. Nei pochissimi scambi tra i due, molto spesso è stato Nishikori a prendere il sopravvento, approfittando della seconda di servizio del serbo per aprirsi gli angoli e vincere il punto. Inizio subito in sofferenza per Troicki, che nel primo game salva due palle break, ma è costretto successivamente a cedere il servizio nel quinto gioco. Il ritmo è decisamente insostenibile per il serbo, tant’è che verrà breakato ancora una volta nel settimo gioco, quello che gli varrà il primo set vinto per 6 a 2.
In avvio di secondo parziale la trama non cambia e arriva di nuovo un break a favore del giapponese, decisamente molto reattivo sui servizi che non riescono a scalfire le sue difese. La reazione di Troicki arriva nel game successivo, quello che lo porterà a ottenere il contro break, grazie ad un incrociato di Nishikori chiamato fuori dal giudice di linea ma che, in realtà, aveva toccato la riga di una spanna. Errore marchiano e punteggio fissato sull’1 a 1. Poco male, perché Kei rimette subito la testa avanti nel game successivo e gira sul punteggio di 2 a 1 grazie a delle ottime risposte. Qualcosa comincia a incrinarsi nel meccanismo del giapponese, che comincia a commettere qualche errore di troppo e cede il servizio a Troicki, ottimo nel reagire e a portarsi sul 4 a 3, lasciando anche qualche strascico di nervosismo al suo avversario. Nonostante l’umore di Nishikori, è Troicki a commettere l’errore sulla palla break che aveva concesso, tirando lungo un diritto incrociato e fissando il risultato sul 6 a 5 per il giapponese, che a questo punto può chiudere. Lo farà dopo un’ora e quattordici minuti, fissando il punteggio sul 6-2 7-5.
[13] L. Pouille b. F.
Lopez 6-7(1) 6-3 6-4 (Cristina Pozzoli)
All’esordio del Master 1000 di Parigi Bercy il francese Lucas Pouille, numero 17 della classifica ATP, vince 6-7(1) 6-3 6-4 dopo una gran lotta contro lo spagnolo Feliciano Lopez, n°30 del ranking, e si prende la rivincita a pochi giorni dalla sconfitta al primo turno del torneo di Vienna vinta sempre in tre set da Lopez annullando un match point. Si inizia con Pouille al servizio che con due ace mette subito le cose in chiaro. Anche Lopez tiene il servizio senza problemi e mostra il meglio del suo repertorio con una splendida volée in allungo su un’ottima risposta del francese. Nei game successivi entrambi servono bene e si gioca poco. Con una media di due ace in ogni turno di battuta, Pouille riesce però anche a far vedere che il suo gioco non è fatto solo di bordate da fondo con un drop shot perfetto. Sul 5-4 per Pouille, Lopez si trova 15-30 per la prima volta sotto con il punteggio sul suo servizio ma rimane lucido e non concede palle break. Nell’undicesimo game si entra nel vivo, Pouille forse avverte un po’ di pressione e commette il primo doppio fallo, smarrisce la prima e concede la prima palla break del set con un errore non forzato di dritto. Il francese però mantiene i nervi saldi, ritrova il servizio e si porta 6-5. Arrivati al tie-break, Pouille parte subito male con un doppio fallo mentre Lopez tiene i suoi turni di battuta con due servizi efficaci al corpo del francese che non riesce a rispondere. Sui successivi due servizi di Pouille, Lopez conquista un altro mini break con una facile volée e si porta 4-1 e poi 6-1 sempre grazie al servizio. Pouille poi completa il disastro con un doppio fallo che regala il primo set a Lopez. Nel secondo set cambia il tema, entrambi tentennano al servizio e sull’uno pari Lopez si adagia e da 40-15 si ritrova 40-40 andando poi a perdere il servizio facendosi passare a rete da due splendidi rovesci di Pouille. Neanche il tempo di accorgersi di essere in vantaggio che Pouille restituisce subito il break a Lopez facendosi prendere dalla fretta: 2-2. A questo punto diventa difficile per entrambi tenere il servizio, le palle break si sprecano e si annullano ed è Pouille a concretizzare per primo portandosi 4-2. L’aggressività del francese paga, si porta 5-3 e chiude il set strappando ancora una volta il servizio a Lopez. In apertura del terzo set Pouille si trova subito ad affrontare una palla break che annulla con il quindicesimo ace dell’incontro. Sul servizio di Lopez è Pouille ad essere più incisivo da fondo ma non riesce a concretizzare la palla break che si guadagna. Sul 2-1 altro game combattutissimo per Lopez che si trova 15-40 e ne esce con un dritto vincente di grande diffoltà e il solito serve & volley. Pouille invece ritrova la prima e gli ace e non fatica a tenere il servizio. Ritrova la prima anche Lopez che si porta 3-3 e arriva un game delicato per Pouille che si trova in svantaggio 15-30 ma riesce a tenere il servizio con un’ottima prima e due coraggiose discese a rete. Si arriva 5-4 per il francese con due game rapidi. Comincia male Lopez con un errore di dritto mentre il pubblico si infiamma per il francese. Con due grandi risposte Pouille arriva a 40-0 e tre match point in un baleno. Il primo se ne va con un errore in risposta, sul secondo tira in bocca a Lopez che chiude a rete ma sul terzo lo spagnolo commette doppio fallo e regala la partita a Pouille che ha comunque meritato la vittoria. Lucas Pouille aggiunge un altro tassello alla sua splendida stagione che l’ha visto vincere il suo primo titolo ATP a Metz battendo in finale Dominic Thiem dopo aver raggiunto la finale di Bucarest, la semifinale del Master 1000 di Roma e i quarti di finale a Brisbane, Wimbledon e US Open dove ha giocato la miglior partita dell’anno battendo Rafa Nadal in 5 set. Pouille ora aspetta, negli ottavi, il vincitore del match tra il numero 2 del mondo Andy Murray e lo spagnolo Fernando Verdasco.
Altri incontri
Restano vive le speranze di David Goffin e Jo-Wilfried Tsonga di accedere alle Finals di Londra. Il tennista belga supera in due set Mahut e potrà sperare di staccare il pass per Londra soltanto arrivando almeno in finale. Tsonga gioca una prestazione impeccabile al servizio e gli sono sufficienti un break per set per avere ragione di Ramos Vinolas ma, soltanto vincendo il titolo, avrà la possibilità di qualificarsi per la quinta volta per il torneo che chiude la stagione. Roberto Bautista Agut, sconfitto al tie-break del terzo da Simon, saluta invece definitivamente le remote chance di qualificarsi per la prima volta per le Finals (come del resto Pouille che, pur vincendo, ha visto azzerarsi le sue possibilità per effetto della vittoria di Cilic, ormai irragiungibile). Nell’ultimo match di giornata sul campo 1 John Isner si gioca contro David Ferrer l’accesso agli ottavi sul suo campo di battaglia preferito, il tie-break, chiudendolo in entrambi i parziali a 4.
Risultati:
[5] K. Nishikori b. V. Troicki [13] 6-2 7-5
[13] L. Pouille b. F. Lopez 6-7(1) 6-3 6-4
[8] D. Goffin b. N. Mahut 7-6(5) 6-3
[9] M. Cilic b. I. Karlovic 7-6(7) 6-2
[11] J-W. Tsonga b. A Ramos-Vinolas 6-3 6-4
J. Sock b. [6] D. Thiem 6-2 6-4
[1] N. Djokovic b. G. Muller 6-3 6-4
[2] A. Murray b. F. Verdasco 6-3 6-7(5) 7-5
[3] S. Wawrinka vs [Q] J-L. Struff
G. Simon b. [10] R. Bautista Agut 2-6 6-1 7-6(6)
[16] P. Cuevas b. P. Lorenzi 6-1 6-2
J. Isner b. [15] D. Ferrer 7-6(4) 7-6(4)