di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
10 Nov 2016 19:02 - ATP
I protagonisti di Londra: Wawrinka, il terzo incomodo
Per il terzo anno consecutivo Stan Wawrinka ha vinto uno Slam, per il quarto si è qualificato alle Finals. Ma cosa dovrà fare lo svizzero per spezzare il duopolio anglo-serbo?
di Redazione
TENNIS – Di Aris Alpi. Per il terzo anno consecutivo Stan Wawrinka ha vinto uno Slam, per il quarto si è qualificato alle Finals. Ma cosa dovrà fare lo svizzero per spezzare il duopolio anglo-serbo?
Con questa serie di articoli vogliamo presentarvi gli otto qualificati alle ATP World Tour Finals: per ciascun tennista abbiamo scelto un match che secondo noi è rappresentativo del suo 2016.
Leggi gli altri profili:
Thiem (di Piero Vassallo)
Cilic (di Evaristo Desio)
Monfils (di Isaia Panduri)
Nishikori (di Fabrizio Salvi)
Raonic (di Piero Vassallo)
Quando nel novembre del 2013, Stan Wawrinka si qualifica per la prima volte alle Finals, nessuno, o quasi, avrebbe scommesso più di un euro che avrebbe trionfato agli Open d’Australia due mesi dopo. Specie Novak Djokovic, che alla O2 Arena lo aveva facilmente regolato con un doppio 6-3, e che cadrà sotto il fuoco dell’elvetico nella ormai celebre sfida dei quarti di finale, giocata in 5 combattuti set. Dieci anni prima, nella primavera del 2003, un diciottenne di Losanna vinceva il Roland Garros junior senza che nessuno, o quasi, se ne accorgesse. C’era infatti un altro svizzero che si stava preparando a diventare numero 1 del mondo, dopo aver appena trionfato a Wimbledon in finale con Mark Philippousis. Federer sarà Re nel marzo dell’anno successivo, mentre Wawrinka, per i primi dieci anni della sua carriera, giocherà le sue oneste partite, timbrando il cartellino come un diligente operaio di fabbrica; vincendo qualche torneo ATP, pochi per la verità, ed alternando buoni risultati a tonfi dolorosi.
Senza raggiungere una semifinale Slam, almeno fino al 2013 appunto, a ventotto anni suonati. Senza mai dire nulla per essere condannato ad essere l’altro svizzero, l’altro con il rovescio a una mano, il numero 2, senza mai lamentarsi. Nel 2007 perde a Vienna, in finale con Novak Djokovic, subendo un bagel nel secondo set. Nel 2009, viene sconfitto al primo turno del Chennai Open, da un indiavolato Flavio Cipolla, 6-4 6-1, dopo un match surreale che lo vede travolto dalla pallina in back dell’azzurro. “The Man” inizierà a calare i propri assi solo nel 2014, con l’inizio della nebbia sopra all’immagine dei Fab Four, sempre più offuscata. Vedere Roger Federer non vincere più uno Slam, poter battere un Nadal sempre più in crisi fisica, iniziare a divorare un Novak Djokovic, lo allevierà da quella zavorra di eterno secondo in patria. In mezzo a tutto questo, qualche bruttina prova a Wimbledon, in una superficie che proprio non gli va a genio seppur si impegni tanto a giocarci bene. Subirà una lezione da Djokovic, a Melbourne, nel 2015, con un bagel nel quinto set, che lo porterà a gustarsi la rivincita nell’ormai celebre finale degli Open di Francia del 2015. Quest’anno, sempre al Roland Garros, da Campione in carica ciccherà la difesa del titolo in una giornata storta con Murray.
Dovrà passare l’estate, l’ennesimo Wimbledon sfumato, e il ritorno “dell’Amazzagiganti” si manifesterà nuovamente. Nella finale di New York di quest’anno, Stan Wawrinka si presenta sul campo con un improbabile outfit color granata, contratto, con la caratteristica andatura in punta di piedi. Senza mai trovare angoli incisivi avvia l’ennesima sfida con Novak Djokovic. Gioca anche qualche inguardabile volèe, spara fuori qualche dritto di metri. Il serbo, che sta cerca di riprendersi in mano la carriera dopo il traumatico incontro con Querrey, e le voci di un divorzio sempre più vicino, appare paradossalmente più rilassato di lui. Wawrinka è sotto già 4-1 e manda fuori palle con una frequenza preoccupante. Non si sa bene come, ma riesce ad arrampicarsi fino al 6 pari. Il tie-break, Wawrinka, a leggere il punteggio, lo perderà male. Solamente un punto conquistato contro i 7 di Novak Djokovic, ma è “il punto”, dove Wawrinka farà riapparire l’indice alla testa. Inizierà il tie-break dell’anno commettendo due evitabili gratuiti, finendo 2-0 sotto. Ora il numero 3 del mondo, attenderà la propria preda, aspettando nel prendere l’iniziativa sul Campione di Belgrado, ritrovando magicamente quell’esasperato angolo di rovescio, che gli permette di andare, spavaldo, nei pressi della rete: “Stanimal” però, è ancora a metà campo, e non può giocare di volo, allora ripiegherà diligentemente su una demi-volèe degna del miglior artigiano. Djokovic pare che arrivi male, ma compie un drop shot impressionante che si ficca sulla riga, del quadrato di servizio opposto. Verrà però tradito dai riflessi di Wawrinka, che capisce in anticipo la direzione, e riparte con un crossone alto lungolinea, che quasi bacia l’incrocio delle righe. Il No.1 del mondo scappa a fondo campo e gioca, ormai disperato, la carta del lob in rovescio, ma il risultato che ne esce è scarno, e “The Man” finta uno smash in veronica, che non è mai stata la sua specialità, optando per una pallina corta e senza peso che Djokovic non si aspetta. Gioca la matta: il serbo che naturalmente ci arriva, però male, malissimo, coi piedi goffamente impuntati sul cemento, e non potendo fare altro che appoggiare il recupero sul piatto corde di Wawrinka, lo osserva chiudere, dalla parte opposta.
Due mesi dopo, le cose hanno fatto in tempo a cambiare abbondantemente. Wawrinka ha dichiarato a più riprese di sentirsi spossato dopo il successo nella Grande Mela, Murray è numero 1 e Djokovic forse non impiegherà troppo tempo per tornare alla riscossa della leadeship ATP. Nell’appuntamento londinese di fine stagione, Stan the Man ha raggiunto come massimo risultato la semifinale, ma per tre anni di fila, dal 2013 all’anno scorso. Nella manifestazione che avrà luogo per l’ottavo anno all’interno della cornice della O2 Arena di Londra, Wawrinka è stato sorteggiato nel gruppo McEnroe. In un girone di ferro, giocherà il Round Robin, assieme a Andy Murray, Kei Nishikori e Marin Cilic. È con il giocatore di Medjugorje che il numero 3 del ranking gode del testa a testa più favorevole, avendo vinto dieci volte contro le due di Cilic. Con Murray la sfida è naturalmente più lottata. Wawrinka con lui ha perso sì agli Open di Francia, ma nella sfida delle Finals nel 2015, il britannico aveva ceduto il passo all’elvetico dopo due lottati set. Con Nishikori Wawrinka ha un 67% di successi, avendo tra l’altro vinto l’ultimo incontro andato in atto a settembre, nella semifinale degli Open degli Stati Uniti. Negli Slam dunque Wawrinka conduce per 2 vittorie a 1, ma nell’ex Master Cup i due non si sono mai affrontati.
Ranking: 3
Slam: ottavi di finale agli Australian Open, semifinale al Roland Garros, secondo turno a Wimbledon, vittoria agli US Open.
Titoli: 4 (Chennai, Dubai, Ginevra, US Open)
Finali: 1 (S. Pietroburgo)
Partecipazioni alle Finals: 3
Miglior risultato alle Finals: Semifinale (2013, 2014, 2015)
Precedenti con gli altri tennisti del girone
Wawrinka – Murray 7-9
2016, Roland Garros, SF, Clay, Murray 6-4 6-2 4-6 6-2
2015, ATP World Tour Finals, RR, Hard, Wawrinka 7-6(4) 6-4
2013, US Open, QF, Hard, Wawrinka 6-4 6-3 6-2
2013, Monte Carlo Masters, R16, Clay, Wawrinka 6-1 6-2
2012, Tokyo Outdoor, QF, Hard, Murray 6-2 3-6 6-2
2012, Olympic Tennis, R64, Grass, Murray 6-3 6-3
2011, Shanghai Masters, R16, Hard, Murray 6-4 3-6 6-3
2010, US Open, R32, Hard, Wawrinka 6-7(3) 7-6(4) 6-3 6-3
2009, Wimbledon, R16, Grass, Murray 2-6 6-3 6-3 5-7 6-3
2008, Doha, F, Hard, Murray 6-4 4-6 6-2
2008, US Open, R16, Hard, Murray 6-1 6-3 6-3
2008, Canada, R16, Hard, Murray 6-2 0-6 6-4
2008, Rome Masters, R32, Clay, Wawrinka 6-2 7-6(5)
2008, Marseille, R16, Hard, Murray 3-6 7-6(5) 6-1
2006, Miami Masters, R128, Hard, Wawrinka 7-5 3-6 6-4
2005, Switzerland v Great Britain – DC WG – PO, Clay, Wawrinka 6-3 7-6(5) 6-4
Wawrinka – Nishikori 4-2
2016, US Open, SF, Hard, Wawrinka 4-6 7-5 6-4 6-2
2016, Toronto, SF, Hard, Nishikori 7-6(6) 6-1
2015, Australian Open, QF, Hard, Wawrinka 6-3 6-4 7-6(6)
2014, US Open, QF, Hard, Nishikori 3-6 7-5 7-6(7) 6-7(5) 6-4
2012, Cincinnati, R16, Hard, Wawrinka 6-3 6-3
2012, Buenos Aires, QF, Clay, Stan Wawrinka 6-4 6-2
Wawrinka – Cilic 10-2
2016, Geneva, F, Clay, Wawrinka 6-4 7-6(11)
2015, Shanghai, R16, Hard, Wawrinka 7-5 6-7(7) 6-4
2014, ATP World Tour Finals, RR, Hard, Wawrinka 6-3 4-6 6-3
2014, Cincinnati, R16, Hard, Wawrinka 3-6 6-0 6-1
2014, Monte Carlo, R32, Clay, Wawrinka 6-0 6-2
2011, Indian Wells, R32, Hard, Wawrinka 7-5 6-3
2010, Australian Open, R32, Hard, Cilic 4-6 6-4 6-3 6-3
2010, Chennai, F, Hard, Cilic 7-6(2) 7-6(3)
2008, Roland Garros, R64, Clay, Wawrinka 7-6(3) 7-6(4) 6-1
2007, Stuttgart, R16, Clay, Wawrinka 6-4 6-1
2006, Vienna, R32, Hard, Wawrinka 6-4 6-1
2006, Umag, R16, Clay, Wawrinka 6-4 2-6 6-4