di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Il numero 1 del mondo Andy Murray comincia con una vittoria più che convincente la sua caccia al primo Masters. Cilic battuto in due set, nonostante un match discreto.
[1] A. Murray b. [7] M. Cilic 6-3 6-2 (Cristina Pozzoli)
Nella sua prima partita da leader del ranking mondiale Andy Murray si rende protagonista di una prestazione solida e convincente vincendo con un secco 6-3 6-2 contro Marin Cilic il primo match del suo girone alle ATP World Tour Finals.
Parte Murray al servizio che si trova subito sotto 15-40 ma salva il turno di battuta con grande lucidità. Nel game successivo, con Cilic al servizio, Murray con la stessa lucidità strappa il servizio a Cilic e si porta 2-0. Nel terzo game lo scozzese soffre, si fa prendere dalla fretta, commette doppio fallo sul 30-30 e offre la palla del contro break a Cilic che sfrutta senza fatica grazie ad un errore gratuito dello scozzese. Un inizio di partita sprint senza che i due giocatori perdano o prendano tempo a studiarsi. Sul 2-1 per Murray arriva un altro break che porta lo scozzese 3-1. Murray forse sente la pressione di giocare il suo primo match da numero 1 del mondo davanti al suo pubblico, commette un altro doppio fallo, sbaglia un dritto a campo aperto e offre un’altra palla break ma poi si ricorda chi è, recupera lo svantaggio e tiene il servizio: 4-1. Cilic tiene il successivo turno di battuta e si va 4-2. Il croato prova ad essere aggressivo, forza il dritto in top spin per cercare di tenere Murray fuori dal campo che però resiste aggrappandosi con le unghie al punteggio senza dare segnali di debolezza almeno sotto l’aspetto mentale, perchè sotto quello del gioco non è entusiasmante. Sul 5-2 Cilic tiene a zero il servizio senza note di merito, giusto perché Murray lascia correre, essendo in grande vantaggio, con l’obiettivo di andare a servire per il set che chiude a zero senza sbavature e con grande personalità.
Nel secondo set c’è maggior equilibrio rispetto al primo parziale, almeno all’inizio. Cilic serve per primo e tiene il servizio senza patemi seguito da Murray. Sul 2-2 però Murray alza il livello del gioco, imposta gli scambi sulla diagonale sinistra, lavora ai fianchi Cilic, per poi andare a colpire nell’angolo rimasto scoperto. Sciolto il braccio, superata la tensione iniziale Murray sale in cattedra e non concede più niente. Con quattro game consecutivi, lo scozzese chiude il secondo set 6-2 in totale sicurezza e superiorità.
Con questa vittoria Murray mette un altro mattone nel suo muro, porta a quota 20 la seconda serie di vittorie consecutive in stagione (dopo la prima striscia di 22 partite all’attivo interrotta nella finale di Cincinnati proprio da Cilic), ed è pronto a salire un altro scalino. Nel prossimo match del girone troverà Kei Nishikori in gran spolvero oggi contro Wawrinka ma ancora da testare “alla prova del nove”, quella appunto contro colui che vuol chiudere l’anno da numero 1. Murray pareggia i punti conquistati ieri da Djokovic con la vittoria su Thiem. L’ATP World Tour Finals offre infatti 200 punti per ogni vittoria nel round robin, 400 punti per i vincitori delle semifinali e 500 punti per chi si aggiudica il titolo. E considerando che lunedì prossimo a Murray verranno tolti i 275 punti della finale di Coppa Davis 2015, è di fondamentale importanza per lo scozzese evitare che Djokovic vinca un match più di lui. Dovesse riuscirci, manterrebbe la prima posizione che altrimenti tornerebbe al serbo.