di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Comincia Murray con Raonic alle 15 (5 vittorie su 5 quest’anno) e poi tocca alle 21 a Djokovic con Nishikori (5 vittorie su 5 quest’anno). Tutto già scritto, no?
Zero vittorie, dieci sconfitte. Oppure, se siete tra quelli che stanno sempre dalla parte del più forte, dieci vittorie e zero sconfitte. Il bilancio del 2016 tra i primi due del mondo e i due inseguitori di oggi (Wawrinka si è fatto da parte, ma magari con un sorteggio diverso ci sarebbe stato lui al posto di Raonic) è davvero desolante, visto che Raonic – che scenderà in campo alle 15 – e Nishikori – alle 21 – non hanno mai vinto uno straccio di partite nei 5 precedenti stagionali con i loro avversari. Quello di Raonic con Murray è diventato una specie di complesso, visto che prima di quest’anno il bilancio era in parità: 3 vittorie e 3 sconfitte. Poi quest’anno Murray ha allungato in maniera netta.
È cominciato tutto in Australia, un 2-1 che è diventato 2-3 in maniera abbastanza dolorosa, forse per colpa di un fisico che troppe volte ha costretto Raonic ad alzare bandiera bianca. Poi il 6-2 6-0 di Montecarlo, che conta poco, la sconfitta al Queen’s da un set e un break avanti (e questa conta molta di più) e naturalmente i tre set a zero di Wimbledon. L’ultimo incontro è finito in maniera ancora più netta, 6-3 6-3 nella semifinale di Cincinnati. E infine il walkover (il terzo del loro head-to-head) che non conta ai fini dei confronti diretti che ha dato aritmeticamente il numero 1 a Murray. Insomma, se fino agli Australian Open di quest’anno il confronto tra i due sembrava equilibrato, da Melbourne in poi è diventato sempre meno combattuto: il pauroso servizio di Raonic soccombe spesso e volentieri alla formidabile risposta di Murray.
Ha fatto ancora peggio Nishikori, che nei cinque incontri stagionali con Djokovic, ha vinto appena un set. Anche qui è iniziato tutto in Australia, ma non ci furono cinque set e nemmeno quattro: finì 3 set a 0 per Djokovic nei quarti di finale, un dominio che si estese per tutta la stagione, almeno fino a quando Djokovic è rimasto ultra competitivo. Fino a Toronto, praticamente, che è infatti la sede del loro ultimo incontro: finì 6-3 7-5 la finale della Rogers Cup, quella snobbata da tanti perché c’erano le Olimpiadi dopo poco. Nishikori, come detto, ha vinto un solo set, il primo della loro bellissima semifinale a Roma, finita 7-6 al terzo. Negli altri due precedenti, finale di Miami e semifinale di Madrid, è finita in maniera abbastanza netta per Djokovic, eccezion fatta per il secondo set della semifinale madrilena.
Per fare i guastafeste, quelli che eviteranno la finale che deciderà il numero 1 di fine anno e che tutti aspettano da inizio torneo, servirà qualcosa di vicino a un miracolo. Nishikori, pur avendo perso due match su tre, sembra piuttosto in palla e del resto ha dimostrato di non aver timore di Murray, avendolo battuto agli US Open e fatto sudare ben più delle canoniche sette camicie nel round robin. Il problema è che oggi affronta Djokovic, contro il quale sembra avere più di qualche complesso di inferiorità. In maniera abbastanza inspiegabile, se vogliamo, visto che Djokovic è tutt’altro che imbattibile e che da Wimbledon in poi ha perso con vari tennisti decisamente inferiori a Nishikori. È preoccupante anche la situazione di Raonic, che nei round robin ha vinto abbastanza facilmente le partite che doveva vincere, ma ha perso in maniera altrettanto facile quella che si doveva sudare di più, contro Djokovic. Il 7-6 7-6 del round robin non rende onore alla buona prestazione del canadese, che però ancora una volta ha dimostrato di non avere il coraggio necessario a prendersi i punti più pesanti.
All’O2 Arena, insomma, c’è da aspettarsi due partite a senso unico? Non necessariamente: Djokovic ha vinto tre partite, vero, ma aveva decisamente un girone più facile di Murray; Murray, invece, dovrebbe avere già in tasca il torneo. Ma lo scozzese ha già dimostrato due volte – Cincinnati e US Open, per i meno attenti – di non essere esattamente come i tre precedenti che l’hanno preceduto in classifica. Ci sono tanti buoni motivi per seguire queste semifinali, a ben vedere. O per il numero 1, che è pur sempre un argomento di discussione interessante, oppure per vedere se quelli dietro si ribelleranno, finalmente. Che vincano i migliori. Oppure no.
I precedenti:
Murray – Raonic 8-3 (5-0 nel 2016, 1-0 indoor, 1-0 alle ATP Finals)
2016 Paris Masters SF Hard Andy Murray Milos Raonic WO
2016 Cincinnati Masters SF Hard Andy Murray Milos Raonic 6-3 6-3
2016 Wimbledon F Grass Andy Murray Milos Raonic 6-4 7-6(3) 7-6(2)
2016 Queen’s F Grass Andy Murray Milos Raonic 6-7(5) 6-4 6-3
2016 Monte Carlo Masters QF Clay Andy Murray Milos Raonic 6-2 6-0
2016 Australian Open SF Hard Andy Murray Milos Raonic 4-6 7-5 6-7(4) 6-4 6-2
2015 Madrid Masters QF Clay Andy Murray Milos Raonic 6-4 7-5
2014 ATP World Tour Finals 11 Hard Andy Murray Milos Raonic 6–3, 7–5
2014 Indian Wells Masters R16 Hard Milos Raonic Andy Murray 4-6 7-5 6-3
2012 Tokyo Outdoor SF Hard Milos Raonic Andy Murray 6-3 6-7(5) 7-6(4)
2012 US Open R16 Hard Andy Murray Milos Raonic 6-4 6-4 6-2
2012 Canadian Masters R16 Hard Milos Raonic Andy Murray WO
2012 Barcelona QF Clay Milos Raonic Andy Murray 6-4 7-6(3)
2012 Miami Masters R32 Hard Andy Murray Milos Raonic WO
Djokovic – Nishikori 10-2 (5-0 nel 2016, 3-1 indoor, 2-0 alle ATP Finals)
2016 Canadian Masters F Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-3 7-5
2016 Rome Masters SF Clay Novak Djokovic Kei Nishikori 2-6 6-4 7-6(5)
2016 Madrid Masters SF Clay Novak Djokovic Kei Nishikori 6-3 7-6(4)
2016 Miami Masters F Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-3 6-3
2016 Australian Open QF Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-3 6-2 6-4
2015 ATP World Tour Finals 10 Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-1 6-1
2015 Rome Masters QF Clay Novak Djokovic Kei Nishikori 6-3 3-6 6-1
2014 ATP World Tour Finals SF Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-1 3-6 6-0
2014 Paris Masters SF Hard Novak Djokovic Kei Nishikori 6-2 6-3
2014 US Open SF Hard Kei Nishikori Novak Djokovic 6-4 1-6 7-6(4) 6-3
2014 Miami Masters SF Hard Novak Djokovic Kei Nishikori WO
2011 Basel SF Hard Kei Nishikori Novak Djokovic 2-6 7-6(4) 6-0
2010 FO – RG R64 Clay Novak Djokovic Kei Nishikori 6-1 6-4 6-4