di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Andy Murray vince in due set (6-3 7-6) contro Jo-Wilfried Tsonga ed è ormai ad una manciata di punti da Novak Djokovic. Già a Bercy lo scozzese potrebbe effettuare il sorpasso.
[1] A. Murray b. [6] J. W. Tsonga 6-3 7-6(6)
Nella finale del Erste Bank Open 500 di Vienna, Andy Murray, numero 2 al mondo batte il numero 15 Jo-Wilfried Tsonga con il punteggio di 6-3 7-6 (8-6) e riduce a meno di 600 punti il distacco nella Race dal numero 1 del mondo, Novak Djokovic. Andy ha impiegato meno di due ore per avere la meglio su Tsonga che giocava la sua prima finale della stagione contro le undici disputate dallo scozzese, di cui tre Grandi Slam e quattro Master 1000, con sette titoli vinti in totale. Confermandosi il giocatore più in forma del momento, Murray è partito subito bene tenendo facilmente il servizio nel game d’apertura e strappandolo a Tsonga subito dopo.
In vantaggio 3-0, Murray ha controllato agevolmente il resto del set concedendo ben poco sui propri turni di battuta e chiudendo 6-3 con un ace. Nel secondo set si è ripetuto il copione con Murray ancora perfetto in risposta che ha fatto subito il break nel primo game. Avanti 2-0 lo scozzese ha continuato a controllare l’andamento della partita senza lasciare a Tsonga alcuna possibilità di contrastarlo fino a portarsi in vantaggio 3-1 e 40-0 sul servizio del francese. A quel punto però Tsonga si è scatenato, ha annullato le tre palle break, ha tenuto il servizio e ha fatto subito il contro-break portandosi in vantaggio 5-4 e riaprendo così un match che, con Murray in vantaggio di un set e un break, sembrava ormai quasi chiuso. In quel momento, diventato improvvisamente molto delicato, è stato bravo Murray a contenere il ritorno di Tsonga e a portare il set al tie-break, dove entrambi hanno giocato i punti più belli di tutta la partita. Con una gran solidità mentale e un’ottima forma atletica Murray ha chiuso 8-6 con un ace conquistando il settimo titolo stagionale dopo Roma, Queen’s, Wimbledon, Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, Pechino e Shangai. Da domani il Master 1000 di Parigi Bercy diventa decisivo per il trono mondiale. Se Murray dovesse vincere e Djokovic dovesse perdere prima dell’ultimo atto, lo scozzese diventerebbe il ventiseiesimo numero uno da quando nel 1973 l’ATP ha introdotto questa classifica.