di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
11 Ott 2016 08:32 - ATP
ATP Shanghai – Goffin esulta: grande vittoria al fotofinish contro del Potro!
di Redazione
TENNIS – ATP
SHANGHAI. David Goffin festeggia con il pugno alzato la vittoria in un match difficilissimo contro Juan Martin del Potro. 4-6 6-3 7-5 dopo quasi due ore e venti minuti in cui ha messo a segno ben 34 vincenti tra cui 2 ace negli ultimi 2 punti.
Sarà lui ad affrontare Benoit Paire domani per un match che vale gli ottavi.
Meno di 48 ore fa il belga subiva una sconfitta difficile da digerire contro Nick Kyrgios in finale al torneo ATP 500 di Tokyo. Difficile perché si era ben comportato per tutto il match, giocando un ottimo tennis e mettendo spesso in difficoltà l’australiano, che però era riuscita a spuntarla per 7-5 al terzo set. Fatti i bagagli, preso il primo volo per Shanghai, in neppure 2 giorni era già in campo per un primo turno da brividi e maledizioni contro la sorte che gli aveva abbinato Juan Martin del Potro, il giocatore capace, in un’estate, di battere Novak Djokovic, Rafael Nadal, Andy Murray, Stan Wawrinka e Dominic Thiem e che la classifica di n.63 del mondo, nonostante l’inattività di circa 2 anni, non mostra ancora il suo reale valore.
C’era da fare a pugni col destino, ma c’era soprattutto da pensare a come poter fronteggiare mentalmente un avversario così forte dopo aver lottato alla pari e sprecato tante energie contro Kyrgios pochi giorni prima. Due match che erano come due finali.
Per tutto il primo set ha faticato a cogliere punti in risposta, appena 2, ma nello scambio si coglievano i momenti su cui doveva puntare per provare a girare la partita a proprio favore: la reattività nei piedi ed un tennis che, seppur meno potente dell’avversario, ha tanta (tantissima) classe. Recuperato il break ad inizio della seconda frazione, questi fattori si sono evidenziati ancor di più. Contro la grande spinta dell’argentino, la possibilità di difendersi sempre in perfetto equilibrio e muovere il più possibile il gioco divenivano fattori importanti per capovolgere gli scambi. Se poi era lui con il pallino del gioco in mano, tutto diventava più semplice. Certo, comunque, quelle righe vanno trovate…
Nel set decisivo il livello complessivo si è fatto molto alto. Goffin è stato avanti per 3 volte di un break: 2-1, 4-2, 6-5. Nei primi 2 casi c’è stato il rientro veemente di del Potro, fatto soprattutto di cuore e carattere. E’ stato però ancor più bravo il belga sul 4-5 a tenere un turno di battuta complicato ma senza grandi rischi, trovando le energie per un nuovo break dove è spiccata soprattutto l’accelerazione chirurgica sul 30-30 a pizzicare quel tanto che bastava della linea esterna. Pochi minuti dopo, nel momento di chiudere la partita, ha avuto qualche difficoltà soprattutto quando un’accelerazione disperata di del Potro ha preso l’incrocio delle righe, ma dal 15-30 si è tirato su usando molto del suo talento, giostrando un punto alla perfezione in cui ha spinto l’avversario sempre più indietro fino a pizzicarlo con un dritto stretto e chiudendo il punto con un’ottima voleè, prima di giocare 2 ace e mettere la firma su un gran successo, forse non così immaginabile, sicuramente non per come si era incanalata la partita fino al 6-4 2-0 del Potro.