Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
La testa di serie numero 1 Stan Wawrinka esce dal torneo dopo una prova decisamente negativa. Pur lottando non riesce a far fronte al gioco brillante di Mischa Zverev, che vince in tre set.
dal nostro inviato a Basilea
M. Zverev b. [1] S. Wawrinka 6/2 5/7 6/1
Clima da Coppa Davis e atmosfera da brividi all’interno del Centre court di Basilea per Mischa Zverev e soprattutto per Stan Wawrinka. Un su e giù degno delle montagne russe, con picchi di qualità altissima, controbilanciati da errori pesantissimi nei momenti clou. Ancora una volta Stan si fa trascinare al terzo set, come nelle altre due occasioni contro Marco Chiudinelli e con Donald Young ieri sera, ma questa volta succede l’impensabile. Mischa Zverev è il tennista che non vorresti mai trovarti di fronte nei momenti di difficoltà, con un serve & volley ricercato fino all’esasperazione, e delicati slice taglienti che fanno mettere l’indice alla tempia allo svizzero. Non in segno di tenere alta la concentrazione, ma come a chiedersi cosa fare per risolvere questo enigma che si fa via via più ingarbugliato. Il primo set è un monologo di Zverev che in 25 minuti chiude il conto e l’atmosfera comincia a diventare molto pesante all’interno dello stadio. Si sa che giocare in casa propria ha i suoi vantaggi e Basilea non fa eccezione in questo. Avere un intero stadio che ti supporta con cori, applausi e ovazioni ad ogni occasioni è una cosa che fa la differenza. Di contro Zverev deve essersi sentito l’ospite sgradito questa sera, il guastafeste che nessuno voleva, poiché tutti qua avrebbero voluto Wawrinka in finale. Il finale di secondo set è entusiasmante, soprattutto il break a favore di Stan è arrivato con delle mirabolanti, quanto chirurgiche, esecuzioni che gli hanno dato modo di sciorinare tutto il suo repertorio. Un po’ come a dire, al momento del bisogno mostro quello che so fare. Vinto il secondo parziale per 7 giochi a 5, lo stadio tira il famoso sospiro di sollievo, e si va al terzo set. Lo stato emozionale dello svizzero non appare comunque dei migliori, body language negativo e grandi urla in faccia a Zverev che sembrano più sottolineare le difficoltà, che servire ad intimorirlo. Infatti il tedesco, fratello maggiore di Alexander, è tutt’altro che passivo, anzi reagisce prendendosi il break del 2 a 1 e cominciando a gustarsi una possibile vittoria. Incredibilmente, con lo stadio ormai ammutolito, arriva anche il secondo break che condanna definitivamente Wawrinka alla sconfitta, che arriva inesorabile.
Zverev è stato autore di un’ottima partita, e ha meritato di conquistare il primo successo della sua carriera contro un top10, addirittura il numero 3 del mondo. Ma è davvero incredibile la prova di Wawrinka. Il tedesco esce tra gli applausi scroscianti, mentre Stan circondato da qualche fischio non del tutto immeritato.