di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
12 Set 2016 08:06 - ATP
Us Open – Wawrinka: «La mia vittoria slam più sofferta». Djokovic: «Ho sprecato troppe palle break»
di Redazione
TENNIS – US OPEN – Le dichiarazioni dei due finalisti: Stan Wawrinka confessa che questa sua terza vittoria slam è stata per lui la più dolorosa fisicamente e mentalmente. Djokovic rimpiange le molte occasioni alla risposta non sfruttate
Stan Wawrinka: «Sul campo non l’ho dato a vedere ma avevo molta pressione, anche se soprattutto prima del match in cui c’è stato un momento in cui mi sono messo a piangere negli spogliatoi. Penso che sia stato lo slam più doloroso della mia carriera, è stato molto impegnativo dal punto di vista fisico e mentale. Dal terzo set ho avuto i crampi, ho dovuto lottare, non volevo assolutamente perdere. Ho sofferto tanto ma sono felice e orgoglioso di aver vinto una partita e in generale un torneo così difficile. Ora non mi voglio focalizzare sul fatto che mi manca solo Wimbledon come slam: è troppo lontano, nel tennis bisogna ragionare passo per passo; ho sempre fatto in questo modo, un passo per volta e vediamo quello che succede. Adesso voglio godermi questa grande vittoria».
Novak Djokovic: «E’ stata una finale simile a quella di Parigi dello scorso anno: ho vinto il primo set, equilibrio nel secondo e dal terzo Wawrinka ha avuto una marcia in più. Mi sono saltati i nervi nei momenti importanti del match. Non stavo bene fisicamente ma il problema al piede si è presentato solo all’inizio del quarto parziale, non credo sia necessario parlarne perché non penso sia stato decisivo per il risultato finale. Ho giocato troppo male le palle break a mio favore e in partite come questa contro un avversario come Stan non puoi permettertelo. Lui è uno dei big di questo sport e lo ha dimostrato anche oggi: è stato aggressivo, ha avuto più coraggio di me che sono stato invece troppo passivo. Ha certamente meritato di vincere. E’ sempre una delusione perdere una finale slam ma devo cercare di essere positivo: in fondo come ho già detto ero in dubbio se giocare o meno lo Us Open fino a pochissimi giorni prima dell’inizio del torneo: da questa prospettiva la finale è un grande risultato. In più quest’anno ho vinto due slam e altre grandi competizioni dunque non ho particolari rimpianti».