ATP Roma. È Murray il nuovo re del Foro: Djokovic si arrende in due set!

TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Andy Murray festeggia il suo 29esimo compleanno diventando il nuovo padrone del Foro Italico: nella finale degli Internazionali 2016 ha battuto il numero uno del mondo Novak Djokovic con il punteggio di 63 63.

Tanto tuonò che piovve. In senso letterale, visti gli scrosci d’acqua che hanno colpito a più riprese il Foro Italico negli ultimi due giorni, ma soprattutto metaforico. Già, perché dopo essersi più volte salvato a fatica lungo il cammino, Novak Djokovic ha dovuto infine assaporare il gusto amaro della sconfitta. Così, per la prima volta dopo dodici anni (2004, Carlos Moya), gli Internazionali hanno incoronato un giocatore diverso dal serbo e da Rafa Nadal, vincitori rispettivamente quattro e sette volte. Logico che il nome dovesse comunque uscire dai Fab Four e, con Federer decisamente malconcio, non poteva che essere quello di Andy Murray, che ha festeggiato così nel modo migliore il suo 29esimo compleanno.

Certo, nel match clou Djokovic non ha reso al meglio, accusando le fatiche accumulate nei giorni precedenti. A fare la differenza nei momenti decisivi era stata la straordinaria forza mentale di Djoko, capace di innalzare il proprio rendimento quando contava davvero. Contro Murray, però, non c’è stato nulla da fare. Il braccio dello scozzese non ha tremato, la sua voglia di vincere è stata persino più forte di quella del serbo.

Andy è stato più abile nell’adattarsi alla poco piacevole situazione di giocare buona parte dell’incontro sotto una fastidiosa pioggerellina, contro cui invece Nole ha più volte recriminato, invocando anche l’eventualità di una sospensione. Fin dall’inizio il talento di Dunblane ha mostrato l’attitudine giusta, aggressivo e concentrato, mentre il rivale si perdeva in qualche nervosismo di troppo (anche oggi un warning per “abuso di racchetta”). Il britannico si è involato sul 4-1 nel primo set, mantenendo il vantaggio fino al 63. Nole ha provato a rientrare all’inizio del secondo, mancando una palla break nel secondo game e due nel quarto, ma è stato lui a cedere la battuta nel quinto. Un Murray quanto mai solido ha continuato spedito la marcia verso il successo, chiudendo con un nuovo break e mettendo il sigillo alla vittoria con uno splendido passante di rovescio in recupero sul matchpoint.

Nel corso della premiazione Djokovic, come al solito, ha ringraziato il pubblico esprimendosi in un fluente italiano, mentre Murray, visibilmente felice, non è andato oltre un «Ciao, Roma!» nella nostra lingua, che ha comunque strappato applausi divertiti. Un successo meritato, quello del britannico, pur agevolato da un tabellone più semplice rispetto a quello del suo avversario. Aver rifilato, però, un doppio 63 a Djokovic in una finale – per di più sulla terra, che fino a un paio d’anni or sono era la superficie sulla quale rendeva meno – mette la parola fine a qualsiasi discussione. È Andy il nuovo padrone del Foro Italico, e chi vorrà aggiudicarsi il prossimo Roland Garros dovrà senz’altro fare i conti con lui.

 

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