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04 Apr 2016 17:00 - ATP
Up&Down: Djokovic senza limiti, bravo Fabbiano. S.Williams e Giorgi sul banco degli imputati
di Redazione
TENNIS – Di PIERO VASSALLO. Promossi e bocciati al termine del torneo di Miami (e non solo): Djokovic sempre più uomo record, il nostro Fabbiano è nella top 100. Serena Williams che ti succede? Il caso Giorgi-FIT tiene ancora banco.
UP
Novak Djokovic
Banale, scontato. Per quello che sta facendo Novak Djokovic meriterebbe di stare in questa categoria tutte le settimane e stavolta non potevamo proprio esimerci: sesto titolo a Miami (pareggiato il record di Agassi), 28esimo titolo Masters 1000 (record), quarta doppietta IW-Miami (record), superata la cifra di 98 milioni di dollari di guadagni (record). Il bello (?) è che non deve nemmeno sforzarsi troppo per ottenere questi risultati, gli basta spingere sull’acceleratore solo quando necessario.
Thomas Fabbiano
Bravissimo Thomas! Con la semifinale a Raanana (Israele) il pugliese entra a far parte della top 100 ATP, esattamente al numero 98. Un bel traguardo per il 26enne di Grottaglie che in questa prima parte di stagione si è fatto valere anche nel circuito maggiore: oltre ad aver vinto il Challengeh di Zhuhai infatti, Fabbiano ha saputo superare le qualificazioni a Sofia, Chennai e Dubai, dimostrando di poter dire la sua anche ad alti livelli. Siamo certi che continuerà a lavorare e a crescere settimana dopo settimana.
Jamie Murray
Mentre il fratellino Andy ha raccolto magre figure tra Indian Wells e Miami, Jamie zitto zitto ha ottenuto un prestigioso risultato: da oggi è il nuovo numero 1 della classifica di doppio, spodestando per 5 miseri punti il brasiliano Marcelo Melo. E così il primogenito dei Murray ancora una volta “anticipa” il fratello minore: era stato proprio Jamie infatti il primo in famiglia a vincere uno Slam, conquistando Wimbledon 2007 nella disciplina del doppio misto in coppia con Jelena Jankovic.
DOWN
Serena Williams
Cosa succede a Serena Williams? Battuta da Svetlana Kuznetsova in quello che è probabilmente è il suo torneo preferito, a secco di titoli da oltre sette mesi (l’ultimo lo scorso agosto a Cincinnati). Che siano ancora le scorie della semifinale persa a Flushing Meadows? O forse alle soglie dei 35 anni Serenona ha imboccato il viale del tramonto? Bisognerà attendere ancora qualche mese per avere risposte più chiare.
Camila Giorgi
Un fulmine a ciel sereno, uno scarno comunicato con cui il clan Giorgi annuncia l’interruzione dei rapporti con la FIT a due settimane dal cruciale spareggio di Lleida, dove l’Italia rischia di abbandonare il World Group dopo anni gloriosi. Di sicuro Camila non ci fa una gran figura, anche perché al di là dei poco utili discorsi patriottici c’è un contratto firmato e accettato a cui non ci si può sottrarre così all’improvviso.
Il circuito ATP
Diciamola tutta: che noia. La finale maschile di Miami è stata una totale delusione, così come lo era stata quella di Indian Wells. Con Federer ai box e Nadal a terra il circuito ATP mostra tutta la sua pochezza: un campione (Djokovic) che domina senza nemmeno faticare troppo, due grandi giocatori discontinui (Murray e Wawrinka) e tanti incompiuti. Auguriamoci che i vari Kyrgios, Zverev, Kokkinakis e compagnia maturino in fretta altrimenti saranno anni pieni di sbadigli e di certo non per colpa di Nole.