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05 Apr 2016 10:18 - ATP
Stats / Djokovic fa poker di doppiette, Azarenka conquista l'America ed è numero 1 (nella Race)
di Redazione
TENNIS – Di GIANCARLO DI LEVA. Il dominio di Djokovic è inarrestabile, favorito dalle disavventure fisiche di Federer e dall’appannamento di forma che ha colpito contemporaneamente gli altri 3 principali avversari degli ultimi anni: Murray, Nadal e Wawrinka.
Pur non giocando il suo miglior tennis, il serbo ha vinto a mani basse anche a Miami, senza perdere un set e scrivendo per la sesta volta il suo nome nell’albo d’oro del torneo (terza consecutiva), eguagliando così il record di Agassi.
Giocatore | Naz | Vittorie | Finali |
Agassi | USA | 6 | 2 |
Djokovic | SRB | 6 | 1 |
Sampras | USA | 3 | 1 |
Murray | GBR | 2 | 2 |
Federer | SUI | 2 | 1 |
Roddick | USA | 2 | 0 |
Djokovic ha anche realizzato il poker di doppiette tra Indian Wells e Miami.
anno | tornei | avversario | punteggio |
2011 | I.Wells | Nadal | 4-6 6-3 6-2 |
Miami | Nadal | 4-6 6-3 7-6 | |
2014 | I.Wells | Federer | 3-6 6-3 7-6 |
Miami | Nadal | 6-3 6-3 | |
2015 | I.Wells | Federer | 6-3 6-7 6-2 |
Miami | Murray | 7-6 4-6 6-0 | |
2016 | I.Wells | Raonic | 6-2 6-0 |
Miami | Nishikori | 6-3 6-3 |
Se Djokovic è inarrestabile, Nadal è sull’orlo del precipizio.La stagione in corso si sta rilevando peggiore di quella passata come si legge dai numeri:
anno | match | tornei | H to H | classifica | ||
w/l | %w | w/f | vs top 10 | rank | punti | |
2010 | 16/4 | 80% | 0/1 | 1/3 | 3 | 1230 |
2011 | 19/4 | 85.2% | 0/2 | 2/3 | 1 | 1650 |
2012 | 17/4 | 80.9% | 0/1 | 3/3 | 2 | 2010 |
2013 | 17/1 | 94.4% | 3/1 | 4/0 | 5 | 1900 |
2014 | 21/3 | 87.5% | 2/2 | 2/2 | 1 | 2595 |
2015 | 15/5 | 75% | 1/0 | 0/2 | 5 | 1015 |
2016 | 12/6 | 66.6% | 0/1 | 1/1 | 5 | 800 |
Il tennista maiorchino ha perso per ben 4 volte contro pronostico nei 6 tornei disputati, in cui ha raccolto appena 800 punti. La imminente stagione europea sulla terra rossa che lo ha visto per 10 anni (2005-2014) dominatore assoluto prima che Djokovic prendesse il sopravvento, suona da ultima chiamata per lo spagnolo alla disperata ricerca di riscatto.
In Florida abbiamo assistito alla disfatta degli Usa, che per la prima volta nella storia del torneo non hanno avuto rappresentanti negli ottavi di finale nonostante le ottime premesse: infatti ai nastri di partenza c’erano ben 15 tennisti a stelle e strisce (rispetto agli 8 del 2015) e ciò grazie anche ai risultati delle qualificazioni superate da 5 americani tra cui le grandi promesse Fritz e Paul che si son fatti rispettare anche nel tabellone principale. Fritz ha bat
tuto Bolelli prima di cedere a Ferrer mentre Paul ha ceduto al connazionale Smyczek solo al 12° gioco del 3° set, confermando che il tennis americano può guardare al futuro con ottimismo.
Oltre a Fritz e Paul nel main draw erano presenti altri 7 teenagers (Donaldson, Rublev, Chung, Ymer, Coric, Mmho e Zverev). In totale 9 under 20,mai così tanti dal 1991 (erano 5 nel 2015). Hanno superato un turno Fritz e Zverev che ha battuto il coetaneo Mmoh, nel primo derby tra teenagers a Miami dal 2007 quando il diciannovenne Djokovic frantumò in semifinale il coetaneo Murray (6/1 6/0) prima di imporsi in finale sull’argentino Canas incassando così il suo primo Master 1000.
Altri numeri del torneo maschile:
7 – i tennisti che sono stati in grado di ottenere la doppietta IW – Miami. Prima di Djokovic, che ha centrato il poker, c’era riuscito Federer per 2 volte (2005 e 2006) e una volta rispettivamente Courier (1991), Chang (1992), Sampras (1994), Rios (1998) e Agassi (2001).
8 – i qualificati che hanno raggiunto il 3° turno (su 27 comprendendo i lucky losers). Solo nel 2009 se ne registrarono di più (9). L’unico ad approdare agli ottavi è stato nel tabellone maschile l’argentino Zeballos ripescato come LL in sostituzione di Federer impossibilitato a scendere in campo per un problema intestinale.
11 – le finali consecutive giocate da Djokovic in tornei Master 1000 cui ha partecipato (di cui 9 vinte!!) a partire da Parigi Bercy 2014 (non giocò a Madrid lo scorso anno).
714 – i match vinti d Djokovic in carriera nel circuito maggiore, 11° in questa speciale graduatoria. Nel mirino Sampras a 762 vittorie.
Torneo femminile
Azarenka è la tennista più forte del momento. Domina sul cemento americano vincendo dopo Indian Wells anche a Miami senza perdere un set e punta dritto a riprendersi il trono mondiale, che era stato già suo per 51 settimane prima che Serena Williams, il 18 febbraio 2013 le scippasse lo scettro che non ha più lasciato, ma che adesso è a rischio dopo il “trauma Vinci” che ha lasciato nella tennista americana segni indelebili da cui sarà difficile riprendersi.
L’Azarenka che a inizio stagione era n.22 del ranking è da ieri rientrata nelle top Five (n.5) dopo quasi 2 anni (ultima volta il 26/5/14) ed è salita al n.1 della Race con 2930 punti davanti alla Kerber che ne ha 2731.
Per la tennista bielorussa Miami diventa il torneo più prolifico: 3 successi dopo quelli del 2009 e del 2011, come Venus Williams: irraggiungibile Serena Williams con 8 successi.
Giocatrice | W | F | SF |
S.Williams | 8 | 2 | 0 |
Graf | 5 | 2 | 4 |
V.Williams | 3 | 1 | 3 |
Azarenka | 3 | 0 | 0 |
La doppietta IW-Miami era riuscita in passato solo a Steffi Graf e a Kim Clijsters:
anno | vincitrice | tornei | finaliste | punteggio |
1994 | Graf | I.Wells | Coetzer | 6-0 6-4 |
Miami | Zvereva | 6-0 7-6 | ||
1996 | Graf | I.Wells | Martinez | 7-6 7-6 |
Miami | Rubin | 6-1 6-3 | ||
2005 | Clijsters | I.Wells | Davenport | 6-4 4-6 6-2 |
Miami | Sharapova | 6-3 7-5 | ||
2016 | Azarenka | I.Wells | S.Williams | 6-4 6-4 |
Miami | Kuznetsova | 6-3 6-2 |
Altri numeri del torneo femminile:
8 – le finali a Miami di tenniste russe, con un’unica vittoria ottenuta dalla Kuznetsova nel 2006 battendo in finale la Sharapova.
13 – il nuovo ranking della Kuznetsova, il migliore negli ultimi 5 anni (n. 13 il 15 agosto 2011).
17 -le tds rimaste in gara al 3° turno (su 32). Eguagliato il record negativo risalente al 1990.
20 – i tornei vinti in carriera dalla Azarenka in 36 finali disputate.
Note azzurre della settimana:
Dopo la sintesi sulla prestazione poco lusinghiera degli italiani a Miami pubblicata martedi scorsa quando i nostri erano già tutti usciti dal torneo, questa settimana, condizionata dalla frattura Giorgi/Fit di cui parlano tutti, abbiamo alcune buone notizie:
Roberta Vinci si è assicurata l’ottavo posto in classifica che l’avvicina ulteriormente al best ranking delle altre Fab Four nostrane.
tennista | BR | prima volta |
Schiavone | 4 | 31/01/2011 |
Errani | 5 | 20/05/2013 |
Pennetta | 6 | 28/09/2015 |
Vinci | 8 | 04/04/2016 |
Farina | 11 | 20/05/2002 |
Thomas Fabbiano ha fatto il suo ingresso nei Top 100 al n.98. E’ il primo azzurro a riuscirci quest’anno e il 37° dal 1973, anno in cui fu introdotta la classifica computerizzata. Diventano così 6 gli italiani nei top 100.
Gianluigi Quinzi ha battuto il primo top 100 in carriera. Ha superato, all’esordio nel Challenger di Raanana in Israele, lo slovacco Lacko n.98 del ranking. Non ha poi saputo ripetersi, cedendo al turno successivo al cinese di Taipei Chen, n. 233. In precedenza il miglior scalpo del tennista marchigiano era stato lo sloveno Rola (n.104) superato al Challenger di Napoli lo scorso anno.