Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
12 Apr 2016 16:55 - ATP
Stats / Monaco e Delbonis come Nalbandian e Del Potro nel 2009. Stephens ed Azarenka, la strana coppia al vertice
di Giancarlo Di Leva
TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Settimana trionfale per il tennis argentino che in campo maschile ha vinto entrambi i tornei in programma. Inaspettata la performance del redivivo Juan Monaco, ex top-10, che rientrato nel circuito solo a febbraio dopo quasi otto mesi di stop, aveva fin qui vinto in stagione solo 2 partite precipitando in classifica al n.148 del mondo.
Il tennista di Tandil si è imposto sulla terra di Houston, ottenendo il bis dopo il successo nel 2012. Nel corso della settimana Monaco ha raccolto in sequenza gli scalpi di Paire (n.22), Querrey (n.35), Lopez (n.23) e Sock (n.24) sconfitto in finale al termine di una dura lotta (3/6 6/3 7/5) L’argentino che ha conquistato così il suo 9° torneo in carriera (non vinceva da Dusseldorf 2013) torna di gran carriera tra i top 100 con un balzo in classifica di 63 posizioni che lo colloca all’86° posto.
A Marrakech si è imposto invece Federico Delbonis, attuale n.1 argentino al secondo successo dopo San Paolo 2014, che sale in classifica al n.36 riavvicinando il suo best ranking (n.34) ottenuto 2 anni fa. In finale ha vinto la resistenza del giovane Borna Coric che manca per la seconda volta, dopo quella di inizio anno a Chennai, la possibilità di diventare il primo tennista under 20 a vincere un torneo maggiore dal 2008. L’ultimo a riuscirci fu il connazionale Cilic che si impose sul cemento di New Heaven, superando in finale l’americano Mardy Fish. L’ultima doppietta argentina risaliva al gennaio 2009: in contemporanea vinsero Juan Martin Del Potro a Auckland e David Nalbadian a Sydney.
Niente da fare, ancora una volta, per Camila Giorgi. La tennista maceratese, dopo una settimana nata malissimo con la rottura dei rapporti con la federazione italiana, per il terzo anno di fila è stata sconfitta in finale a Katowice, stavolta travolta dalla ex top 10 Dominika Cibulkova, che a sua volta torna al successo dopo due anni di digiuno (Acapulco 2014). L’unico trofeo della Giorgi resta al momento quello conquistato sull’erba olandese di S’Hertogenbosch in 5 finali disputate:
Per l’italiana, da ieri scesa al 49° posto nel ranking, si prospettano tempi non facili, mentre per la slovacca, è un successo che le permette un bel balzo nel ranking (+ 17 posizioni dal 53 al 36 in classifica).
Settimana “sì” per l’americana Stephens, che ancora non riesce tuttavia a stabilizzare il livello del suo rendimento, alternando settimane di gran tennis a prestazioni più negative. Ha vinto alla grande il suo primo torneo Premier a Charleston esprimendo per tutta la settimana un ottimo tennis che le ha consentito di conquistare il terzo torneo della stagione (quarto in carriera), impresa riuscita fin qui solo alla Azarenka. Ha battuto in sequenza Danka Kovinic, Daria Gavrilova, Daria Kasaktina, Angelique Kerber in semifinale (la tedesca costretta al ritiro nel secondo set), e la russa Vesnina, proveniente dalle qualificazioni che disputava la sua 4° finale Premier (con una vittoria a Eastbourne nel 2013).
In questa stagione la ventitreenne tennista americana, nei 6 tornei disputati ha vinto 3 volte (Auckland, Acapulco e Charleston) uscendo poi al 1° turno nelle altre 3 occasioni:
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Australian Open, battuta da Wang 6-3 6-3
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Indian Wells, battuta da Bouchard 7-5 7-5
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Miami, battuta da Watson 6-3 6-0