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07 Mar 2016 17:00 - ATP
Intervista all'avvocato Di Cintio: «I professionisti sono a tutti gli effetti lavoratori dipendenti»
di Redazione
TENNIS – Di ADAMO RECCHIA. Abbiamo cercato di approfondire con l’amico Avvocato Cesare Di Cintio l’argomento del professionismo nel nostro sport. Cesare ci spiega la differenza tra professionisti e dilettanti sia nell’ambito territoriale nazionale che internazionale.
Il nostro approfondimento è un breve vademecum sulle leggi del settore per avere un’idea su come la tematica venga disciplinata sia a livello nazionale che internazionale.
Tema da sempre caldo nello sport è quello riguardante le differenze tra professionisti e dilettanti. Cosa ci può dire a riguardo?
Da un punto di vista strettamente giuridico le differenze sono particolarmente significative. Nel nostro paese vige infatti la legge 91 del 1981 che regola la disciplina degli sportivi professionisti, mentre per i dilettanti non esiste una compiuta normativa a livello statale.
Meglio essere professionisti o dilettanti?
Le tutele previste per gli atleti professionisti sono di gran lunga maggiori rispetto alle garanzie dei dilettanti. Basti pensare che i professionisti sono a tutti gli effetti dei lavoratori dipendenti, mentre i dilettanti hanno una qualificazione giuridica e contabile del tutto peculiare.
In mancanza di una legge sugli sportivi dilettanti, come viene normata la loro situazione?
Lo sportivo dilettante è un atleta che esercita l’attività sportiva senza i caratteri della professionalità, della continuità e dell’onerosità. Ciò comporta che lo sportivo dilettante non potrà ricevere dei compensi ma unicamente dei rimborsi spese, i quali sono soggetti ad un’imposizione fiscale particolare.
La legge 91 del 1981 che tutele concede ai professionisti?
La legge 91 del 1981 ha segnato uno spartiacque decisivo tra lo sport professionistico e quello dilettantistico. In particolare, gli sportivi aventi lo status giuridico di professionisti sono a tutti gli effetti dei lavoratori dipendenti con tutte le tutele a questi accordate come ad esempio la copertura assistenziale e la tutela previdenziale
Cosa pensa del professionismo nel tennis?
A partire dalla fine degli anni ’60, i dirigenti della Federazione Internazionale di Tennis, hanno effettuato una scelta epocale: istituire una serie di tornei “open” al fine di restituire credibilità al tennis. E, infatti, la particolarità del tennis sta proprio nel fatto che ad oggi solo gli atleti che partecipano a queste tipologie di tornei (organizzati dalla ITF) hanno lo status di professionista. Gli atleti che non gareggiano in questi tornei sono degli sportivi dilettanti. Proprio per questo la normativa nazionale differisce da quella internazionale.
Quali sono le caratteristiche principali della normativa FIT?
Lo statuto della FIT precisa che la Federazione è composta da a tutte le società e associazioni sportive che senza scopo di lucro praticano in Italia il tennis. Quindi la prima particolarità, deriva dal fatto che sebbene il tennis sia uno sport individuale, la Federazione è composta da associazioni sportive che praticano il tennis. Gli atleti, pertanto, saranno tesserati, in quanto affiliati ad una società ovvero associazione sportiva.
A livello internazionale, invece, cosa dice la normativa ITF sugli sportivi professionisti?
A livello internazionale, la normativa è molto più particolareggiata e, prevede una serie di requisiti per poter accedere ai tornei open e quindi acquisire lo status di professionista.
Esiste in un certo senso, una netta separazione, tra la normativa nazionale e quella internazionale, proprio perché le competizioni sportive sono del tutto separate e prevedono requisiti del tutto differenti.
Quali sono le principali differenze intercorrenti tra la normativa FIT e quella ITF?
La principale differenza che intercorre tra le due normative riguarda innanzitutto la loro applicabilità a livello territoriale. Ed infatti, la normativa ITF riguarda atleti e federazioni di tutto il circuito internazionale, mentre la normativa FIT ha valenza territoriale limitata all’Italia. Venendo al merito, lo disciplina FIT regola il funzionamento della Federazione, degli affiliati e dei tesserati oltre al funzionamento delle competizioni nazionali e della giustizia sportiva a livello nazionale. La normativa ITF, al contrario, contiene i principi generali afferenti al tennis e disciplina tutti i tornei a livello internazionale sia per quanto concerne le modalità di accesso agli stessi, che la redazione delle classifiche maschili e femminili.