Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
02 Gen 2016 06:00 - ATP
Stats ATP / Saranno ancora i veterani a guidare? A Doha Cecchinato cerca la 'prima'
di Giancarlo Di Leva
TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Come per le donne, anche in campo maschile il calendario dei tornei delle prime 2 settimane è lo stesso dello scorso anno (anzi è lo stesso dal 2009 quando Brisbane subentrò ad Adelaide).
Lo scorso anno i tornei d’esordio videro subito primeggiare i “veterani” il cui timbro avrebbe poi caratterizzato tutta la stagione con 25 successi da parte degli over-30, record dal 1975 (furono 27). Nel 2015 le vittorie dei top-10 nella prima settimana furono di: Wawrinka, che si impose a Chennai per la 3° volta (2° consecutiva) senza perdere un set; Ferrer a Doha; Federer a Brisbane che proprio in finale arrivò al successo n.1000 e si assicurò da subito in solitario l’ennesimo record della sua carriera, 15 anni consecutivi con almeno un torneo vinto staccando così Lendl che si era fermato a 14.
La seconda settimana, invece, fu all’insegna delle sorprese e della gioventù: ad Auckland si impose il ceco Vesely proveniente dalle qualificazioni (alla sua prima e fin qui unica affermazione in carriera) risultato alla fine il più giovane vincitore del 2015 a 21 anni e 6 mesi; a Sydney, in una finale tra tennisti provenienti entrambi dalle qualificazioni, ritorno al successo dopo 5 anni del serbo Troicki che in 1h4m (finale più breve dell’anno) superò il kazako Kukushkin e rientrò tra i top 100 (al n.54) uscendo dall’inferno nel quale era caduto (n.847 del ranking a luglio 2014) per effetto di una squalifica per doping che fece molto discutere.
Per gli italiani fu un inizio di stagione promettente: tolto Fognini, impegnato prima nella Hopman Cup assieme a Pennetta poi a Sydney dove perse subito da Juan Martin Del Potro, quest ultimo all’ultimo successo prima delle sconfitte contro Mikhail Kukushkin e (a Miami) Vasek Pospisil ed il nuovo intervento al polso; Seppi raggiungeva le semifinali a Doha (sconfitto da Berdych); Bolelli approdava ai quarti a Sydney, sconfitto da Troicki in un match molto combattuto (5/7 al 3°set) dopo aver battuto nel turno precedente Goffin, all’epoca n.22 del mondo e n.2 del seeding. Nelle prime due settimane della scorsa stagione, conquistarono nel complesso (compreso le qualificazioni) 185 punti.
Quest’anno subito in campo quasi tutti i big: dei top-10, Djokovic (n.1), Nadal (n.5), Berdych (n.6) saranno ai nastri di partenza a Doha assieme a Ferrer (n.7), campione uscente; Federer (n.3) difenderà il titolo a Brisbane dove è presente anche Nishikori (n.8); Wawrinka (n.4), come già detto, esordirà a Chennai dove è campione in carica negli ultimi due anni. Murray ha preferito riscaldare i motori andando a Perth dove sarà affiancato, come lo scorso anno, da Heather Watson per difendere i colori della Gran Bretagna nella Hopman Cup, classico appuntamento di inizio stagione per squadre nazionali. Solo Tsonga esordirà nel circuito ufficiale nella seconda settimana ad Auckland. Fermo ai box Gasquet che sarà costretto per infortunio a rinunciare anche agli Aus Open.
Per gli italiani presenza massiccia a Doha con Seppi, Bolelli, Lorenzi e Cecchinato mentre Vanni sarà a Chennai. Seppi, tra loro, è l’unico sicuro di essere ai nastri di partenza in un main draw anche nella seconda settimana (a Sydney), unitamente a Fognini che farà il suo esordio di stagione a Auckland. Ci saranno comunque molti altri italiani che cercheranno l’accesso in tabellone attraverso le qualificazioni: al momento sicuri Arnaboldi e Cipolla a Doha e Fabbiano a Chennai.
L’ obiettivo più urgente: il primo successo di Cecchinato in un main draw del circuito maggiore dopo 8 sconfitte. E’ importante che il ventitreenne tennista siciliano, dopo essersi destreggiato molto bene nel circuito Challenger (permettendogli così l’ingresso nei top 100), riesca a prevalere contro avversari più esperti, per affrontare con convinzione una stagione che auguriamo gli faccia fare un nuovo salto di qualità.