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25 Gen 2016 07:30 - Australian Open
Australian Open / Wawrinka non completa la rimonta: Raonic ai quarti! Milos è diventato grande?
di Luigi Ansaloni
TENNIS – Dal nostro inviato a Melbourne Luigi Ansaloni
MELBOURNE. Milos Raonic, testa di serie numero 13, confeziona la sorpresa del giorno eliminando Stan Wawrinka, numero 4 del mondo e vincitore a Melbourne nel 2014, agli ottavi di finale dell’Australian Open. 6-4 6-3 5-7 4-6 6-3 il punteggio finale in favore del canadese che ai quarti affronterà Gael Monfils.
E così Riccardo Piatti in realtà non mentiva affatto, quando al nostro Diego Barbiani, che lo intercettò il giorno prima dell’inizio del torneo, disse che non era affatto sorpreso dei risultati che stava ottenendo il suo pupillo, quel canadese lungagnone che aveva appena battuto Federer, allenato dall’altro suo ex pupillo Ljubicic, a Brisbane.
Qualcuno ci aveva forse riso un po’ su, anche perchè la favoletta dell’esplosione di Raonic ormai va avanti da qualche annetto buono. Se non fosse un’affermazione inflazionata più di un gol di Higuain, potremmo dire che tutti stiamo aspettando il canadese come un Godot con la racchetta sotto l’ascella. Ora forse è la volta buona. Perchè battere Stan Wawrinka a Melbourne, in un ottavo di finale, dopo essere andato avanti di due set e dopo averli persi in malo modo, dominando il quinto set, beh è quantomeno un sintomo che qualcosa è cambiato.
A 25 anni (li ha compiuti da poco) il gigante nato in Montenegro che scappo’ dalla guerra insieme alla sua famiglia rifugiandosi in Canada e prendendo la nazionalità è senza dubbio cresciuto. Non nel fisico, quello è già smisurato da molto tempo, ma nel gioco e nell’animo. Non molto tempo fa, questa partita l’avrebbe quasi sicuramente persa. Nel gioco, ha fatto passi da gigante a rete, nella mobilità laterale (oggi si è esibito in qualche egregio recupero) e anche nel rovescio. Servizio e dritto, beh: per quelli non c’erano mai stati problemi. La vicinanza di Carlos Moya, che ha preso il posto di Ljubicic nel team, sembra avergli fatto bene.
Non è particolarmente amato, Milos. Nelle tribune della Rod Laver Arena, anche in tribuna stampa, canadesi a parte non è che le gesta del gigante di Pogdorica siano proprio apprezzate. “E’ lento, è noioso, non ha personalità”, dicono. Cosa che chi lo conosce bene smentisce a più riprese. Giorgio Di Palermo ci dice che è brillante, schietto e che vuole avere sempre l’ultima parola.
Inoltre ha la fortuna non indifferente di avere una famiglia molto unita ed equilibrata, con i genitori che lo accompagnano spesso ma non sono affatto invadenti. In tutto questo, accanto a lui c’è anche una bella ragazza, Daniele Kudson, una modella che gli è vicino da un po’ di tempo a questa parte. Raonic probabilmente sarà uno di quei tennisti che non sarà mai troppo amato, ma che a Melbourne ha senza dubbio la chance di diventare adulto, almeno nel tennis. Chi è molto amato è invece Wawrinka, reduce dallo spettacolare successo di 2 anni fa e della semi dello scorso anno, quando perse in semifinale al quinto contro Djokovic. Lo svizzero non ha disputato un gran torneo, decisamente, e la sconfitta contro Raonic, visto lo stato di forma attuale dei due, non sorprende più di tanto. Il torneo perde un grandissimo protagonista per acquistarne un altro, ma Novak Djokovic forse davanti la tv qualche sorriso lo avrà pure speso…