di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Di PIERO VASSALLO. La splendida vittoria di Seppi su Federer all’Australian Open, la rimonta di Fabio Fognini su Rafa Nadal a Flushing Meadows e tutti gli altri match dal risultato sorprendente in questa stagione ATP appena terminata.
A.Seppi b. R.Federer 6-4 7-6(5) 4-6 7-6(5) (Australian Open – 3° turno)
Il peggior risultato Slam di Roger Federer in questo 2015 è il terzo turno dell’Australian Open: a mettere fine alla striscia di 11 semifinali consecutive a Melbourne dello svizzero ci pensa il nostro Andreas Seppi. Grazie a un match di altissimo livello l’altoatesino elimina la testa di serie numero 2 spingendosi agli ottavi di finale del primo Major stagionale, nell’incontro successivo sarà Nick Kyrgios a battere l’azzurro, avanti di 2 set a 0 e vicino a uno storico piazzamento nei quarti. L’impresa di Seppi resta comunque storica e bellissima, tanto quanto il punto del match point.
I.Karlovic b. N.Djokovic 6-7(2) 7-6(6) 6-4 (Doha – quarti)
Quindici finali consecutive. Uno dei dati più impressionanti del 2015 esagerato di Novak Djokovic, che in stagione ha mancato l’appuntamento con l’ultimo atto solo in un’occasione, nel torneo di Doha di inizio anno. Vero che si trattava di un 250 e probabilmente Nole era ancora in fase di rodaggio, ma l’exploit di Karlovic merita le giuste attenzioni anche perché il croato è stato l’unico a battere il numero 1 del mondo prima della finale e l’unico a farlo pur non essendo un top 10.
A.Nedovyesov b. F.Fognini 7-6(5) 3-6 4-6 6-3 7-5 (Astana – Coppa Davis – 1° turno)
Fabio Fognini lo ritroveremo qualche riga più in basso nel ruolo del fortunato outsider, ma nella mente di noi italiani non può passare inosservata la clamorosa sconfitta nel primo turno di Coppa Davis contro l’ucraino naturalizzato kazako Aleksandr Nedovyesov. Ad Astana l’Italia è sul 2-2 con i padroni di casa, Fognini è nettamente favorito nel singolare decisivo, ma “Nedo” sbalordisce tutti e recupera uno svantaggio di 2 set a 1 per poi chiudere al quinto regalando alla sua squadra un successo insperato e all’Italia una delusione dura da digerire.
N.Kyrgios b. R.Federer 6-7(2) 7-6(5) 7-6(12) (Masters 1000 Madrid – 2° turno)
Reduce dalla vittoria nel torneo di Istanbul, Roger Federer debutta nel Masters 1000 di Madrid contro Nick Kyrgios e viene battuto a sorpresa dal giovane australiano che poco meno di un anno prima si era rivelato al grande tennis battendo Nadal a Wimbledon. L’incontro è incerto ed equilibrato dal primo all’ultimo punto, ci vogliono ben tre tie-break per decidere il vincitore: la spunta Nick al terzo, Federer non la prende bene e si presenta in conferenza stampa molto scuro in volto.
A.Murray b. R.Nadal 6-3 6-2 (Masters 1000 Madrid – finale)
Ancora a secco di titoli importanti, Rafa Nadal vedeva nel torneo di Madrid il trampolino per rilanciarsi ad alti livelli, un po’ come accaduto l’anno prima dopo le delusioni dei primi mesi del 2014. Lo spagnolo gioca un buonissimo torneo, sempre in crescendo, travolgendo Dimitrov nei quarti e Berdych in semifinale e arriva da grande favorito alla finale contro Andy Murray. Lo scozzese non aveva mai battuto Rafa sulla terra rossa, ma a Madrid succede l’impensabile: Murray domina il toro di Manacor e gli lascia appena cinque giochi, risultato non pronosticabile alla luce di quanto visto nei giorni precedenti.
S.Wawrinka b. N.Djokovic 4-6 6-4 6-3 6-4 (Roland Garros – finale)
L’unica vera nota dolente nel 2015 di Novak Djokovic: nemmeno la terza finale a Parigi si rivela quella buona e l’appuntamento con il Career Grand Slam (e col possibile Grande Slam visti i risultati successivi) è rimandato ancora una volta. Al serbo non basta nemmeno spodestare il padrone del Philippe Chatrier Rafa Nadal nei quarti, a rovinargli la festa è Stan Wawrinka con i suoi bizzarri calzoncini: lo svizzero gioca una finale superba e si prende il secondo Slam della carriera, lasciando a Nole soltanto la bella ovazione del pubblico parigino.
D.Brown b. R.Nadal 7-5 3-6 6-4 6-4 (Wimbledon – 2° turno)
Che l’erba di Wimbledon non fosse più amica di Nadal si era ormai capito da qualche anno: in principio fu Lukas Rosol nel 2012, poi Steve Darcis e Nick Kyrgios e infine è toccato al giamaicano di passaporto tedesco Dustin Brown. Sull’erba ancora verde e rapida dei primi giorni lo spettacolare giocatore teutonico mette in mostra il suo tennis potente ma allo stesso tempo elegante. Nadal si arrende ancora una volta a un outsider e continua nel suo annus horribilis.
B.Paire b. K.Nishikori 6-4 3-6 4-6 7-6(6) 6-4 (US Open – 1° turno)
Dopo la finale del 2014, Kei Nishikori era stato designato come uno dei pochissimi outsider con possibilità di insidiare lo strapotere di Djokovic, invece il suo US Open finisce già all’esordio contro il talentuoso Benoit Paire, autore di una stagione di altissimo livello. Il giapponese non sfrutta un match point e si arrende al quinto, confermandosi ancora una volta poco continuo per poter davvero competere con i primissimi della classe.
F.Fognini b. R.Nadal 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4 (US Open – 3° turno)
Forse il risultato più incredibile del 2015, soprattutto per le circostanze in cui è maturato: sotto di due set e un break contro Nadal a New York, Fabio Fognini si rende protagonista di una rimonta pazzesca e riesce in quello che nessuno aveva mai fatto prima ovvero battere lo spagnolo rimontando due set di svantaggio in un incontro del Grande Slam. Da vedere e rivedere il nono game del quinto set, con Fognini in trance agonistica e autore di colpi devastanti.
A.Ramos b. R.Federer 7-6(4) 2-6 6-3 (Masters 1000 Shanghai – 2° turno)
L’anno prima era stato Leonardo Mayer a sfiorare il colpaccio, chiudendo poi in lacrime per la delusione dopo essere stato a un passo dal battere Roger Federer a Shanghai. Lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas è riuscito a fare quello ciò che all’argentino è sfuggito per un soffio e grazie anche all’aiuto di un Federer insufficiente si è preso la soddisfazione più bella di tutta la carriera.