Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
20 Nov 2015 22:13 - ATP
ATP Finals Londra: Wawrinka esulta, nuova semifinale tutta svizzera contro Federer! Eliminato Murray
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
LONDRA. Riportiamo indietro le lancette del tempo a dodici mesi fa, non è cambiato nulla. Roger Federer e Stan Wawrinka, ancora loro, ancora in una semifinale delle ATP Finals. Stesso posto, stesso avversario.
“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? E come stai? Stai come me e ci scappa da ridere”. Mica tanto, se pensiamo che lo scorso anno ci furono delle frasi che Mirka pronunciò all’indirizzo di Wawrinka che portarono poi ad un diverbio secondo alcuni pesante, secondo altri più ‘contenuto’. Ad ogni modo, quel che successe fu subito risanato, tanto che i due si caricarono sulle spalle tutta la Svizzera andando a vincere in Francia la prima Coppa Davis della storia della piccola nazione.
Questa sera il n.4 del ranking ha superato uno spento Andy Murray 7-6(4) 6-4, aggiudicandosi quello che rappresentava lo spareggio vero e proprio per stabilire il quarto semifinalista del torneo. A livello spettacolare forse non sarà la partita che ricorderemo di questa settimana, ma se non altro per quello che riguarda le emozioni trasmesse non ci si può lamentare. Un Wawrinka sempre avanti nel punteggio, che ha rischiato in entrambi i set di capitolare nel momento più importante. Un Murray piuttosto falloso, troppo per poter davvero sperare di vincere la partita, esce dal campo con la quarta eliminazione ai gironi su sette apparizioni al Master di fine anno. La testa è già a Ghent e la prima vittoria del torneo contro David Ferrer si è rivelata una fugace gioia. I suoi pensieri sono altri e sotto gli occhi del capitano Leon Smith è parso fin troppo scocciato di sé e del suo gioco. Trenta gratuiti totali, molti dei quali nei momenti meno indicati, due sole palle break convertite su dieci. Numeri che spiegano in parte come mai sia uscito da sconfitto, a testa bassa e piuttosto amareggiato.
Di quei trenta, cinque consecutivi sono arrivati dal 4-2 in suo favore nel tie-break. Un set che avrebbe potuto perdere ben prima, quando Wawrinka ha servito per chiuderlo sul 5-3. Alla seconda palla break concessa, però, non ha chiuso la voleè alta e lo scozzese ha fatto suo il punto che ha rimesso tutto in gioco. Non è bastato. Così come non è bastato il tentativo di recupero da 2-5 e servizio per il suo avversario. Anche lì, sbagliando tantissimo. In entrambi i tentativi di chiudere il match, Wawrinka è scivolato sotto 15-40. Tre gratuiti in risposta di Murray, che disgustato dal suo tennis urlava a più riprese tutta la propria rabbia, poi altre occasioni buttate sul 4-5 dove lo svizzero è stato bravo a chiudere appena avuta l’occasione ma la sensazione è quella di un Murray sempre remissivo.
Il dato che fa sorridere lo svizzero, anche lui autore di una prestazione a tratti, è che su tre apparizioni al Master ha sempre raggiunto le semifinali. Nel 2013 la netta sconfitta contro Novak Djokovic, arrivata dopo le fatiche per venir fuori da un girone con Tomas Berych, Rafael Nadal e David Ferrer, poi nel 2014 la semifinale già citata contro Federer dove ebbe tre match point e servì per il match nel terzo set prima di combinare un pasticcio. Domani sarà ancora contro il connazionale ed amico, nella speranza di trovare una serata perfetta ed arrivare per la prima volta a giocarsi il titolo di ‘Maestro’.