TENNIS – LONDRA. Novak Djokovic fa il proprio dovere e nonostante una prova non esaltante batte Tomas Berdych 6-3 7-5 qualificandosi come secondo nel gruppo “Stan Smith”, sabato affronterà Nadal in semifinale.

La partita vera e proprio è durata un set: tanto bastava a Novak Djokovic per qualificarsi come secondo classificato nel gruppo “Smith” e accedere alle semifinali, assicurarsi anche un solo parziale gli avrebbe dato l’aritmetica certezza del passaggio del turno a prescindere dal risultato finale e Nole ha portato a termine la missione senza grandi sforzi e senza brillare particolarmente.

Non sappiamo se sia stata la sconfitta contro Federer (che non ha affatto digerito), il margine di sicurezza nei confronti del povero Berdych (con quella di oggi i precedenti sono 21-2, una mattanza) o forse i primi segnali di una stanchezza che dopo una stagione sempre al top sarebbe più che legittima, sta di fatto che il serbo ha giocato con il freno a mano tirato, con poca continuità di rendimento e qualche errore di troppo.

Avrebbe potuto “uccidere” il primo set già in apertura grazie al break di vantaggio immediato, invece giocando distrattamente si è fatto riprendere e Berdych ha fatto partita pari fino al 4-3, poi un paio di sbavature e una chiamata sbagliata sul 30-15 (la palla era buona e sarebbe stato il punto del 40-15) gli sono costate le poche speranze di qualificazione.

Avrebbe dovuto giocare con più scioltezza fin dall’inizio, invece gli è riuscito solo nel secondo set quando i giochi erano ormai fatti. Saluta il Master ai gironi per la quinta volta su sei partecipazioni e per la prima volta lo fa chiudendo con zero vittorie e tre sconfitte, concludendo male una stagione che all’inizio prometteva bene (semifinale in Australia, finale a Rotterdam e Monte Carlo), ma che con il passare dei mesi si è rivelata insoddisfacente.

Andando a esaminare i numeri del ceco in questo 2015, salta subito all’occhio una statistica: nei confronti diretti con gli altri 7 partecipanti alle Finals il suo bilancio è di 1 vittoria (contro Nadal a Melbourne) e 14 sconfitte. Un dato che si commenta da sé. Le statistiche di Djokovic invece potrebbero subire ancora qualche ritocco, dipenderà dall’esito della semifinale di sabato contro Nadal, dove il serbo dovrà dimostrare di avere ancora la benzina necessaria per l’ultimo sprint di questa stagione.