Wta Stanford: Kerber senza fine, quarto titolo in stagione! Pliskova, il Premier è una maledizione

TENNIS – Di Diego Barbiani

STANFORD. Appena quattro mesi fa Angelique Kerber veniva considerata come una giocatrice in declino, ora stringe tra le mani il quarto titolo vinto da inizio Aprile ed a Stanford, poco sotto San Francisco, si celebra ancora una volta la forza d’animo infinita di questa combattente.

Karolina Pliskova vede sfumare ancora una volta, è la quarta in stagione, il primo titolo Wta Premier della carriera. Di cinque finali giocate in questo 2015, la tennista ceca si è imposta solo a Praga davanti a Lucie Hradecka. Poi ci sono da registrare le sconfitte patite contro Petra Kvitova a Sydney (7-6 7-6), Simona Halep a Dubai (6-4 7-6), Angelique Kerber a Birmingham (6-7 6-3 7-6) e di nuovo da Kerber (6-3 5-7 6-4). Aveva bisogno di più precisione e maggiore efficacia con i propri colpi da fondo campo, ma il suo gioco non li contempla ancora del tutto. Mostra margini enormi, soluzioni da lasciare a bocca spalancata come i tanti angoli stretti che la sua altezza le permette di giocare anche coi piedi sulla riga di fondo, poi però manca la costanza e la lucidità. Per ogni bel gesto tecnico arrivava un errore piuttosto banale e nonostante quel gioco così fluido e potente nel secondo set non riusciva mai a scrollarsi di dosso la sua avversaria, che per quattro volte ha ripreso un break di ritardo.

La sfida ha cominciato a farsi difficile da decifrare quando, anche spostandosi sul piano fisico e quindi favorendo le caratteristiche di Kerber, la stessa tedesca tra un punto e l’altro si mostrava molto nervosa, non si muoveva in maniera ‘gentile’ ma sembrava sempre piuttosto scomposta. Questa situazione è andata via via verificandosi fino alla seconda metà del set decisivo, in mezzo (si era sul 5-4 e servizio Pliskova nel secondo) un medical time out chiesto dalla sua avversaria per un problema alla caviglia. Nel terzo set la ceca stava riuscendo a contenere i gratuiti, piovuti in qualità enorme per i primi due parziali, e spingendo da ogni posizione del campo provava a non far giocare la sua avversaria. Kerber, che fosse stata un’altra giocatrice avrebbe potuto lasciarsi andare allo scoramento con molta più facilità, non ha mollato una singola pallina riuscendo ad evitare l’allungo della ceca, che dal 2-1 e 40-15 si è vista riprendere un primo break di ritardo. Quel game è stato fondamentale, avesse trovato il punto del 3-1 la partita si sarebbe incanalata in una direzione ben precisa. Ci sarà un nuovo scambio di break, ma per ridare ancor più grinta e ferocia agonistica a Kerber, nel settimo game la tedesca ha ripreso la sua avversaria da 0-30 raggiungendo ogni colpo vincente che partiva dalla racchetta avversaria per rigiocarlo poi dall’altra parte del campo, sempre più fastidioso e profondo. Dopo due ore di scambi in apnea, Karolina si è trovata a servire sul 4-5 che non aveva più energie. Farle giocare un colpo in più ha pagato nel momento più opportuno, sport diabolico. Negli ultimi punti si vedevano le mille difficoltà che aveva anche solo per servire. Fino a qualche game prima serviva delle sberle che Kerber poteva solo provare a parare, dal 30-30 di quel decimo game sono arrivati solo colpi a velocità dimezzata, due doppi falli ed un dritto scomposto morto a metà rete.

Aspetto importante: nei quattro titoli conquistati in stagione dalla tedesca, tre di questi sono arrivati rimontando un break di svantaggio nel terzo set. Da 4-1 Keys al 7-5 a Charleston, da 3-1 e poi 5-3 Wozniacki al 7-5 a Stoccarda, dal 2-1 e 3-2 Pliskova e servizio, oggi. Con questa vittoria, inoltre, la tedesca trionfa nel 2015 su quattro superfici diverse: terra verde outdoor, terra rossa indoor, erba e cemento indoor. Non male, per chi quattro mesi fa sembrava aver perso il giro delle migliori.

 

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