di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – ROMA – DI ANDREA SCODEGGIO – Brivido Wawrinka. Vittoria in rimonta dello svizzero Stanislas Wawrinka contro l’argentino Juan Monaco per 4-6, 6-3, 6-2 in due ore e quattordici minuti di gioco, non brillando ancora ma riuscendo quantomeno a mostrare una reazione d’orgoglio, favorito anche dalle non buone condizioni fisiche dell’argentino. Al terzo turno affronterà il vincente fra Dominik Thiem o Gilles Simon.
Stanislas Wawrinka non sta vivendo la sua miglior stagione. I timidi segnali di ripresa visti a Madrid restano tali, perché anche oggi a Roma non si è ancora visto, se non a sprazzi, l’uragano “Stanimal” che faceva sfracelli nel 2014. Quest’anno, dopo un discreto inizio di stagione, sembra essere un giocatore smarrito, incapace di ripetere gli exploit degli ultimi due anni e suscita perfino tenerezza nel vederlo frustrato nella sua impotenza. La sua situazione privata, poi, non è delle più felici, dopo il divorzio dalla moglie Ilham e la conseguente lettera pubblicata sul suo profilo facebook, gettando in pasto una notizia che era nell’aria da molto tempo. Gli strascichi successivi, le liti a mezzo stampa ed il gossip sulle sue scappatelle non hanno giovato alla tranquillità dello svizzero, che deve ritrovare subito il gioco se non vorrà precipitare ancora di più classifica (attualmente al nono posto). Di fronte aveva un esperto terraiolo come Juan Monaco, che dopo un 2014 da dimenticare, sta avendo una netta ripresa, ma ancora condizionato dai problemi fisici e che sono risultati determinati nel proseguo di questo match.
La cronaca infatti conferma tutto ciò che è stato detto sullo svizzero. Wawrinka è molto falloso, tatticamente ottuso nel voler sempre tirare a tutto braccio ogni palla, anche quando non serve, e sbagliando nella maggior parte dei casi. L’altalenante momento di forma dello svizzero comporta un primo set con cinque break, tre subiti da Wawrinka, dove Monaco non ha fatto altro che raccogliere i frutti degli errori del suo avversario e chiudere la contesa per 6-4.
Nel secondo parziale l’inerzia del match non cambia e lo svizzero resta irritante nel perpetrare il proprio suicidio sportivo, attaccando forsennatamente ma senza arrivare a capo dei suoi problemi. Eppure avviene la svolta, più di orgoglio che di lucidità, tanto che dal 3-1 per l’argentino si ribalta il punteggio con la vittoria per 6-3
Il terzo e decisivo parziale racconta una cronaca diversa. Un Wawrinka volitivo, capace di disegnare le traiettorie che lo hanno portato a vincere ciò che ha vinto, strappa il servizio ad un claudicante Monaco, complice un dolore alla coscia destra, nel quinto gioco e nel settimo gioco, finendo per concludere per 6-2.
La vittoria e la reazione restano ciò che di positivo si deve portare dietro lo svizzero, perché è parso ancora lontano dai fasti che ci aveva così ben abituato.