Lo sport ha la responsabilità di combattere la violenza di genere. Con i suoi valori paritari e la sua risonanza mediatica, lo sport ha una voce per fare la differenza. Ha una voce per iniziare il cambiamento. Oggi ce la fanno sentire uomini e donne, schierati insieme contro ogni forma di durezza e diversità. Oggi che, […]
TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Roger Federer batte il sudafricano Kevin Anderson con lo score di 63 75, dopo essere stato già avanti 5-2 e servizio, con due palle match consecutive a disposizione, nel secondo set. Il fuoriclasse di Basilea troverà nei quarti degli Internazionali BNL d’Italia Berdych o Fognini.
Un match a senso unico. Almeno fino al 63 5-2 e due matchpoint di fila sul proprio servizio. Poi Roger Federer, com’è nella sua natura, ha pensato bene di regalare qualche altro minuto di emozioni al pubblico, imballandosi e facendosi raggiungere sul 5 pari. Si è paventato il ricorso a un terzo set che a quel punto avrebbe avuto dell’incredibile, ma il sette volte campione di Wimbledon ha deciso che potesse bastare così, concludendo sul 75.
E dire che fin lì non c’era stata storia. Anderson aveva fatto fatica a entrare in partita, cedendo malamente il servizio già nel secondo game. Il sudafricano era poco attento, si apriva il campo bene ma sbagliava la direzione del colpo successivo, facendosi passare inesorabilmente. Così Roger ha avuto vita facile, salendo 3-0 in un battibaleno e limitandosi poi a mantenere senza troppo affanno i propri turni di battuta per il 63, giunto in appena ventisei minuti.
Il copione si è ripetuto analogo in avvio di secondo parziale. Anderson ha subito immediatamente il break (in un game nel quale era 30-0) e Federer, ottenuto ciò che gli serviva, ha controllato la situazione senza dannarsi troppo per allungare ulteriormente. Lo ha comunque fatto nel settimo game, grazie anche alla scarsa vena dell’avversario, dopo di che è salito 5-2 40-15, con due matchpoint a disposizione.
Roger, però, non si riconoscerebbe più allo specchio se non si complicasse la vita e così ecco che, al momento di chiudere, si è fatto sorprendere dalle iniziative del rivale, cedendo uno dei due break di vantaggio con un doppio fallo. E non è finita lì. Il gigante di Johannesburg ha recuperato con autorità anche il secondo, dinanzi a un Federer completamente passivo e con gli spettatori increduli per quanto stava accadendo davanti ai loro occhi.
Raggiunto sul 5 pari, però, il fuoriclasse di Basilea ha ripreso improvvisamente a giocare, ha strappato nuovamente il servizio ad Anderson e stavolta, andando a servire per il match per la terza volta, non si è distratto, chiudendo sul 63 75 dopo un’ora e un quarto. Pericolo scampato, ma distrazioni di questo tipo in futuro potranno costare ben più care. Ora, nei quarti, Roger se la vedrà con Tomas Berdych o con Fabio Fognini.