Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Lorenzo Di Caprio
ROMA. Gli applausi che il Centrale del Foro Italico ha riservato a Matteo Donati dopo l’ingresso in campo, un’ora e quindici minuti dopo, si sono giustamente moltiplicati.
Tomas Berdych ha messo fine al sogno dell’azzurro con un 6-2 6-4, ma stasera – in casa Donati – le risposte che dovevano arrivare dal campo esulavano dal risultato ed il bilancio, tutto sommato, sarà sicuramente in positivo..
Il peso del prestigioso appuntamento, nella prima frazione, intimorisce Donati: l’azzurro prova a fare la sua partita, ma Berdych sfrutta ogni minima indecisione e dopo pochi minuti va 2-0. Il ceco non sottovaluta il test e si vede, così il pubblico assiste a scambi serrati e colpi spettacolari provenienti da una parte e dall’altra: Donati salva una palla del 3-0 con coraggio e accorcia le distanze, ma nel suo successivo turno di battuta fallisce un comodo diritto per il 30-0 e viene punito con il 4-1 pesante. A questo punto, Berdych si limita a mantenere con ordine ed esperienza i propri servizi chiudendo il parziale per sei giochi a due.
Donati, comunque, sembra essersi ormai ambientato nel mastodontico impianto capitolino e al rientro in campo tiene la battuta a zero. Ora il finalista del challenger di Napoli accetta ancor di più lo scambio a tutto braccio e, nel secondo game, sfiora addirittura una palla break: giunti ai vantaggi, infatti, Berdych è bravissimo a piazzare un recupero all’incrocio delle righe trovando il vincente e poi l’1-1. Donati paga gli sforzi di questo gioco e subisce il break a zero nel gioco successivo: un peccato, visto che sarà questo lo strappo decisivo del parziale. Matteo servirà poi tre aces consecutivi nel quinto gioco e altri servizi vincenti intorno ai 200 km/h, costringendo Berdych a tenere alta la concentrazione sui suoi turni di battuta.
Ora l’alessandrino, smaltita l’”ebbrezza” del Foro, tornerà al lavoro di tutti i giorni per scalare un ranking che la prossima settimana lo porterà intorno alla posizione numero 220, ma l’impressione è quella di aver trovato un giocatore pronto a fare il suo ingresso nel tennis che conta; Berdych, invece, giovedì affronterà il vincente del match che domani vedrà nuovamente contrapporsi Fabio Fognini e Grigor Dimitrov.