Atp Roma. Djokovic: «Le vittorie regalano fiducia, ma non devo fermarmi». Federer: «Nole? Una roccia»

TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Le parole di Novak Djokovic, vincitore del singolare maschile negli Internazionali BNL d’Italia 2015, e del finalista Roger Federer al termine della finale. Il n. 1 e il n. 2 del mondo si sono espressi, tra l’altro, sul loro torneo, sul cammino verso Parigi e sull’eventualità di un cambio di sede dell’evento capitolino.

«Il tappo di champagne in faccia? Be’, non mi piace tanto lo champagne, si vede che neanche io piaccio a lui!». Così ha dichiarato Novak Djokovic in apertura di conferenza stampa post-finale degli Internazionali BNL d’Italia, suscitando le risate generali dei giornalisti presenti. In effetti il numero uno del mondo non ha dimostrato nell’apertura della tradizionale bottiglia riservata al vincitore un’abilità pari a quella tennistica… Dopo la battuta iniziale, Nole è passato ad analizzare il suo torneo e le prospettive in vista del Roland Garros.

«È stata la mia migliore partita della settimana», ha detto, sicuro, riferito al 64 63 inflitto oggi a Roger Federer. «Sono riuscito a salvare una palla break nel nono game del primo set, quello è stato un momento importante, così come la risposta vincente di diritto che mi ha dato il set-point nel gioco seguente. Il fatto di essere stato in grado di vincere tanti match di fila mi dà fiducia e mi fa pensare di poterci riuscire ancora. È un vantaggio sugli avversari dal punto di vista mentale, ma non bisogna mai fermarsi e continuare ad andare avanti, perché basta un attimo e tutto può cambiare. Non so se potrò ripetere ciò che ho fatto nel 2011, sono cose che non puoi predire: puoi solo metterti nella posizione giusta per influenzare il futuro, ma ci sono tanti fattori che sfuggono al tuo controllo».

Sull’eventualità di un abbandono del Foro Italico da parte del torneo romano, il numero uno del mondo si è espresso così: «Non sapevo della cosa e non ne conosco i motivi. Posso solo dire che il Foro ha una tradizione e un’energia molto particolari, i giocatori si sentono molto bene qui. È un centro dello sport: non c’è solo il tennis, ma abbiamo anche il calcio, con lo Stadio Olimpico, e il nuoto, con le piscine. Le condizioni sono straordinarie».

Dal canto suo, Roger Federer non è apparso troppo deluso per la quarta sconfitta in altrettanti match clou disputati a Roma. «Se, prendendo una decisione all’ultimo minuto, sapessi che raggiungerò la finale, giocherei ogni settimana», ha detto, ricordando i dubbi sciolti solo all’ultimo momento in merito alla sua partecipazione al Master 1000 capitolino. «Ho giocato alcuni match davvero buoni, e oggi l’80 per cento dell’incontro lo è stato altrettanto, anche se so di poter fare meglio. Novak, però, era solido come una roccia, ha commesso pochissimi errori gratuiti, è stato abile a sfruttare le opportunità che gli si sono presentate. Sono felice comunque, mi sento bene e guardo a Parigi con ottimismo».

Riguardo al possibile spostamento di sede del torneo, il fuoriclasse di Basilea ha risposto: «Accadono situazioni simili a Miami o a Parigi, dove le location continuano a espandersi. Penso sia fantastico che il tennis stia andando così bene. Posso parlare solo per il settore maschile, ma vedo record di pubblico ogni settimana, ed è bellissimo. Sono preoccupato soltanto che questo possa incidere sulla qualità del prodotto. Naturalmente la storia è al Foro, così come a Parigi e da altre parti. Non so se qui ci sia spazio sufficiente per il pubblico, non trascorro molto tempo camminando là fuori, ma mi sembra di sì e che forse possano fare qualcosa al riguardo».

 

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