di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Dal nostro inviato a Madrid Piero Vassallo
Reduce da un periodo turbolento a causa del divorzio, Stan Wawrinka ritrova la vittoria a Madrid battendo 7-6(1) 7-5 il portoghese Joao Sousa.
Un anno fa, di questi tempi, lo svizzero veniva eliminato al primo turno dall’austriaco Dominic Thiem, ma era una sconfitta che non faceva poi così male: il trofeo dell’Australian Open e quello del Masters 1000 di Monte-Carlo attutivano qualsiasi caduta, anche quelle più inaspettate per un numero 3 del mondo. Adesso invece, Stanislas Wawrinka è costretto a rimettere insieme i pezzi di un puzzle che negli ultimi mesi si è pian piano sgretolato, a causa di un matrimonio tristemente naufragato per le scappatelle del giocatore di Losanna.
Secondo l’ormai ex moglie Ilham Vuilloud l’annuncio di Wawrinka ha soltanto reso pubblico ciò che in realtà era definito da mesi e dunque non può essere questa la motivazione dei pessimi risultati di Stan. Allora cosa è successo al giocatore straordinario ammirato lo scorso anno e che ben si è comportato nei primi mesi del 2015? Fino a metà febbraio Wawrinka ha giocato un buonissimo tennis, ha vinto i tornei di Chennai e Rotterdam e ha difeso bene il titolo australiano arrivando sino in semifinale.
I guai sono cominciati subito dopo il titolo olandese: sconfitta immediata a Indian Wells, terzo turno a Miami e secondo a Monte-Carlo, con annessa prestazione sconcertante contro Dimitrov; qualunque siano le motivazioni di questo crollo verticale, Wawrinka proverà a invertire la rotta qui a Madrid, dove ha esordito con un successo tra luci e ombre contro Joao Sousa. Lo svizzero ha iniziato malissimo, perdendo il servizio in avvio di partita e rischiando di andare sotto di un altro break che avrebbe di fatto segnato irrimediabilmente un set giocato in maniera mediocre, con tanti errori e poche soluzioni vincenti.
Sousa ha tenuto bene il campo fino al 4-3, poi anche lui è incappato in alcuni svarioni abbastanza gravi e allo stesso tempo il suo avversario è andato crescendo pian piano, riuscendo a recuperare il break di svantaggio e allungando il set al tie-break, dove lo svizzero ha giocato con molta attenzione. Rinfrancato dalla rimonta, Wawrinka ha giocato un po’ più sciolto nel secondo parziale, non ha elevato il suo tennis in maniera eccezionale, ma i suoi colpi sono diventati più penetranti e il rovescio più sicuro.
Il portoghese ha tenuto bene il campo fino al 5-5, fino a quando il numero 9 del mondo non ha piazzato l’accelerazione vincente che gli ha consegnato il break decisivo. Dopo aver sprecato due match point, Wawrinka si è concesso un ultimo brivido, fronteggiando la prima e unica palla break concessa nel secondo set, e alla terza palla match ha chiuso le ostilità. Al terzo turno potrebbe affrontare Grigor Dimitrov (Fognini permettendo) in quella che sarebbe la rivincita della sfida disputata nel Principato: l’occasione perfetta per dimenticare quell’orrido incontro e chiudere questo periodo nero.