Esclusiva / Wta Stoccarda – Errani: «Tanta stanchezza dopo Fed Cup. La sconfitta contro Serena Williams? Ho 'rosicato'!»

TENNIS – Dalla nostra inviata a Stoccarda, Angelica Fratini

Quando Sara Errani vince una partita lo capisci subito dagli occhi che sorridono e diventano anche più blu.

E la soddisfazione per questa vittoria in due set contro Aga Radwanska, la testa di serie numero sette del Porsche Tennis Grand Prix, la fa andare anche oltre la fatica di fare tutte quelle scale che dalla zona giocatori la portano in conferenza stampa. Scale che si  sarebbe volentieri risparmiata “Altro che scorciatoia, erano tante!”. Ultimi passi e finalmente si siede sulla poltroncina e si comincia.

Sara, noi a vedere questa partita ci siamo molto divertiti, tu in campo?
«Sì, è stato un bel match. Ogni volta che giochiamo contro penso che siano belle partite, con tanti bei punti. Credo che il pubblico si sia divertito».

Sembrava quasi una partita a scacchi e un incontro di boxe allo stesso tempo, scambi duri e alla fine tutte e due eravate quasi sulle ginocchia.
«Sì, tanti scambi lunghi, tanti smorzate, tanti passanti».

Ma fisicamente stai bene?
«Dico la verità, ho tanta stanchezza dopo la Fed Cup. Per fortuna mi hanno messo il match oggi e un giorno in più per riposare si fa sentire. Anche durante la partita tutte e due la sentivamo la stanchezza, entrambe abbiamo giocato in Fed Cup. E’ una competizione che ti toglie sempre tantissime energie. Quando sono arrivata a Brindisi ero già stanca. Da Rio ho giocato tutte le settimane, non mi sono mai fermata. Non so se ho sbagliato o no, però sono contenta per oggi, è stata una bella partita».

C’è una statistica su twitter: dal 2012 hai 80% di vittorie sulla terra battuta. Meglio di te solo Serena Williams e Maria Sharapova.
«Non lo so sapevo. Certo, so di avere fatto abbastanza bene sulla terra! Ma non conoscevo questa statistica e sicuramente mi fa molto piacere».

Tornando un momento alla Fed Cup e al doppio: l’ultima volta che hai giocato con Pennetta è stato nel 2008-2009. È stato facile trovare l’affiatamento?
«In campo ci siamo trovate bene, avevamo provato solo un giorno il doppio in allenamento. E comunque avevamo parlato abbastanza con i nostri allenatori su come impostare la partita. Sì, ci siamo trovate bene. Eravamo molto concentrate. Abbiamo giocato una grande partita».

Qui tutte le giocatrice si sono lamentate perchè la Fed Cup è subito prima di Stoccarda. Ovviamente il calendario è molto affollato. Se tu potessi dove sposteresti il secondo turno?
«Sinceramente, non ci ho mai pensato. Io mi adatto molto a quello che decidono gli altri. (e qui sorride).Il calendario è così per tutte, si gioca tutte le settimane, perciò spostarlo una settimana prima o dopo non credo faccia tutta questa differenza. Certo, peccato che sia ora quando inizia la stagione sulla terra. Una settimana prima o dopo non pensa faccia al differenza, peccato che sia proprio ora quando comincia la stagione sulla terra. La Fed Cup, è una competizione che ti toglie tante energie. Ecco, forse quello che si potrebbe fare giocarla venerdì e sabato. Così si può avere un po’ più di riposo. Ma dico la verità, non ci ho mai riflettuto».

Era un match per rimanere nel World Group ma la gioia per la vittoria è sembrata come quella per la vittoria di una Fed Cup.
«Sì, almeno per me. Personalmente mi era rimasto molto amaro in bocca dopo Genova, quindi è stata una grande soddisfazione. E anche un po’ togliersi un gran peso, perché ho giocato bene, ho fatto belle partite. In doppio abbiamo giocato molto bene. E poi, il punto decisivo nel ultimo match, contro Serena… Sapevamo che sarebbe stata una eliminatoria difficilissima, quindi vincerla è stata una soddisfazione enorme. Per me particolarmente, per rifarmi di Genova».

Tu vuoi vincere sempre…anche quando giochi a carte, ammettilo. Ma anche se hai perso contro Serena, puoi essere soddisfatta delle tua partita? Un po’come dirle sì tu sei la numero 1 ma stai attenta la prossima volta.
«Con Serena è difficile, perché se imbrocca la partita buona… Mi ricordo a Parigi mi ha dato 6-2 6-1 senza farmi giocare, e che vuoi farci? A Brindisi abbiamo giocato con le condizioni a me più favorevoli: il pubblico, il vento. Era una situazione quasi perfetta. Mi è rimasto l’amaro in bocca, perché arrivarci così vicino… Sentivo di giocare bene, sentivo che le stavo facendo male. Anche al terzo ci credevo ancora. E sì, ho rosicato come sempre!» (e giù una bella risata) «Anche perché è stata una bella partita».

Può comunque darti un po’ di fiducia per quando ci giocherai ancora?
«Non lo so. Sì e no, perché so che per arrivare cosi vicino a Serena, lei non deve aver fatto la sua migliore partita. So che io fatto una gran partita. So anche che magari ci gioco domani e mi da 6-1 6-1. Però, sicuramente è stata la partita in cui ho avuto le sensazioni più positive. Sentivo che da fondo le facevo male e quello era la cosa importante per me. Invece altre volte non è capitato. Quindi sì, ti da un pochino più di speranza per le prossime partite».

Hai detto che a Brindisi il pubblico ti ha aiutato. Quanto lo senti quando sei in campo?
«Lo sento, lo sento molto. Più che altro sento che mi da fastidio quando ce l’ho contro! In Fed Cup, con un pubblico cosi, tante gente per te, ti da una grande carica».

Ma poi, il ‘Pizza Party’ lo avete fatto?
Altra risata di Sara «Sì è stato fatto…mai io ero morta. Flavia si arrabbiata con me perché sono andata via subito, ma non mi reggevo più in piedi!».

 

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