Atp Monte-Carlo: Fognini non ce la fa contro Dimitrov. Il bulgaro vince in due set

TENNIS – MONTE-CARLO – DE SIMONE SALVATORE. Esce l’ultimo italiano rimasto in singolare del torneo francese. Fabio Fognini ha perso in due set contro Grigor Dimitrov con il punteggio di 6-3,6-4. Continua il momento ‘no’ del tennista italiano.

Il secondo match del giorno sul campo dei principi del prestigioso torneo del Principato vedeva di fronte due tennisti molto diversi ma avente in comune un paio di cose: Innanzitutto quella di offrire, se in forma, un piacevole spettacolo grazie al bel gioco di cui sono capaci; poi su entrambi gravava il peso di aver deluso le attese in questo inizio stagione. Grigor Dimitrov continuando a non saper incidere nei tornei importanti come ci si aspetterebbe da uno talentuoso come lui; e Fabio Fognini perché ancora incapace di dare una vera svolta ai suoi risultati, perdendo partite alla sua portata.

In realtà anche nelle rispettive delusioni di aspettative intercorre una differenza tra il bulgaro e l’italiano: il periodo negativo di quest’ultimo infatti dura da molto più tempo rispetto a quello di colui che viene definito (impropriamente) il Baby Federer. Proprio a Montecarlo, l’anno scorso nel match contro Tsonga, iniziarono le brutte sconfitte di Fognini che in quell’occasione litigò furiosamente con l’arbitro e persino con il padre (“sono io che ci metto la faccia”). Da allora l’azzurro non si è più veramente ripreso e non bastano gli exploit come la vittoria su Nadal a Rio de Janeiro di due mesi fa per risolvere la situazione. Magari qualcuno si era potuto illudere con la vittoria di lunedì nel primo turno. Ma due giorni fa Fabio non aveva avuto bisogno di giocare benissimo dato che dall’altra parte della rete c’era un tennista, se possibile, ancora più discontinuo: Jerzy Janowicz.

Perdere contro Dimitrov ci sta. Il bulgaro ha vinto finora di più sulle superfici veloci ma sulla terra battuta ci sa giocare eccome; in fondo la sua prima grande vittoria fu proprio due anni fa a Madrid contro Djokovic e il suo stile si adatta piuttosto bene anche sul rosso. Ma da Fognini sull’amato rosso si può, e si deve, aspettare qualcosa in più; il tennista ligure non è riuscito a recuperare il break iniziale di svantaggio in entrambi i parziali e quasi ogni volta che avrebbe potuto dare problemi sulla battuta dell’avversario ha commesso un errore non provocato, dimostrando ancora una volta una mancanza di concentrazione soprattutto nei punti importanti. E questo è qualcosa che non può permettersi con giocatori di una certa levatura come Dimitrov. Quest’ultimo da par suo non ha risentito della bella lotta contro Verdasco nel turno precedente, giocando in modo solido e amministrando bene il vantaggio per tutta la partita.

In quanto a Fognini si spera che nei prossimi tornei possa finalmente regalare qualche gioia ai suoi tifosi (non pochi nemmeno a Monte-Carlo, come si è sentito dalle urla di incitamento che provenivano dagli spalti). La terra battuta è la superficie giusta, quella che ama di più, come del resto ha ammesso anche lui qualche giorno fa: quello francese è il primo dei grandi tornei europei che si disputa sul rosso. Ce ne sono altri e Fabio può ancora, se vuole, riuscire ad essere un protagonista in questa parte di stagione.

 

 

 

 

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