di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – MIAMI. Il numero 1 del mondo Novak Djokovic a caccia della doppietta Indian Wells-Miami. Il serbo ha sconfitto in semifinale John Isner per 76 62 e per il titolo se la vedrà con Andy Murray, vittorioso con un doppio 64 su Tomas Berdych nell’altra semifinale. Ancora una volta sarà uno dei Fab Four a giocarsi il trofeo, negli ultimi 44 Master 1000 (da Montecarlo 2010) solo in quattro occasioni uno di loro quattro non si è portato a casa il torneo: Parigi-Bercy 2010 e 2012 (Soderling e Ferrer), Montecarlo 2014 (Wawrinka) e Toronto 2014 (Tsonga).
(1) Djokovic b. (22) Isner 76(3) 62
Un primo set come da copione, con i due che hanno sempre tenuto il servizio. L’unica opportunità di break, che era anche un set point in favore di Nole (sul 6-5), è stata cancellata con uno smash dal gigante americano, ridestatosi dal torpore proprio in un torneo di casa. Arrivati al tie-break, il detentore del titolo ha fatto la differenza, portando a casa il set per 7 punti a 3.
Sullo slancio del primo set, Djokovic ha strappato il servizio avversario nel game di apertura del secondo parziale per la prima volta nel match: il più è fatto. Da qui Isner non si è più ripreso più e per Djokovic la strada è stata tutta in discesa fino al 6-2 finale.
(3) Murray b. (8) Berdych 64 64
Andy Murray raggiunge la quarta finale a Miami superando il ceco Tomas Berdych. Dopo un botta e risposta di break e controbreak in avvio di primo set, lo scozzese strappa ancora la battuta al ceco al terzo game, e questa volta non molla la presa fino a chiudere 64.
Il copione si ripete nel secondo parziale, con tre break consecutivi nei primi tre giochi, mantenendo poi il vantaggio fino a servire per il match sul 5-4 e chiudendo dopo 1 ora e 42 minuti.
Lo scozzese mostra ancora una volta le sue ottime doti difensive, portando a casa dei punti incredibili grazie soprattutto alle sue grandi gambe. Ma per Andy la chiave è stata la battuta: «Ho servito bene, soprattutto nell’ultimo game, quando mi sono trovato sotto (era 0-30 quando a servito per il match, ndr). Ho tirato fuori dei gran servizi e ho comandato da subito il punto, facendo correre molto l’avversario».
La finale
Djokovic domenica andrà a caccia del quinto titolo a Miami. Ma non solo: proverà a completare la doppietta con Indian Wells per la terza volta in carriera dopo quelle del 2011 e del 2014. Ci sarà Murray dall’altra parte della rete, che scenderà il campo per tentare di potare a casa il terzo successo a Crandon Park.
I due si sono affrontati 25 volte ed il serbo guida la serie 17-8. Questa sarà la quinta sfida tra i due a Key Biscayne: delle quattro precedenti, solo in una occasione è stato lo scozzese ad uscire vincitore, nella finale del 2009.