di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
28 Mar 2015 19:47 - ATP
Atp Miami: Fognini si spegne dopo un set contro Sock, Bolelli lotta ma cede a Troicki
di Diego Barbiani
TENNIS – di Federico Parodi
MIAMI. Jack Sock elimina uno spento Fabio Fognini con il punteggio di 7-6(4) 6-1 e si qualifica per il terzo turno, dove troverà la stellina austriaca Dominic Thiem. Stessa sorte per Simone Bolelli che cede 7-5 3-6 6-4 a Viktor Troicki
Pochi vincenti e tanti errori. Non era una partita semplice, perché Sock è un giocatore in crescita, dotato di uno schema spesso letale sul veloce: servizio e dritto. Ma non era neanche un’impresa impossibile, considerati i diversi regali che dispensa qua e là il numero 45 del mondo e la varietà, decisamente superiore, del gioco dell’italiano. Eppure, Fognini è così. Prendere o lasciare. Come a Indian Wells con Mannarino, Fabio ha lottato ad armi pari nel primo set, dov’è senz’altro anche mancato un pizzico di fortuna. Il set point per l’americano, però, si è trasformato in un match point, con il ligure che ha perso completamente il focus sull’incontro.
Nel primo set regna l’equilibrio. La prima palla break è sulla racchetta di Fognini, ma l’americano se la cava. Nel quinto game ci sono, invece, ben quattro chance per Sock (di cui 2 consecutive), ma l’italiano comanda sempre il gioco e non concede spazio all’avversario. Fognini ha ben in mente il piano tattico: spingere a tutta sul rovescio del giocatore di casa, che quando comanda con il dritto ricorda per davvero il suo idolo Roddick. Il 22enne originario del Nebraska, però, se costretto a colpire dalla parte sinistra, va in difficoltà o si mette in condizioni tali da andare sempre in “all in”, esasperando il diritto anomalo da posizioni impossibili. Fabio, arriva un po’ per caso a una seconda palla break nell’ottavo gioco: imposta lo scambio nel modo giusto, ma, superati i 20 colpi, viene attaccato dall’americano e mette in corridoio il lob. Peccato. I due tengono i successivi servizi con estrema facilità, per arrivare al tie-break. Qui, risulta decisivo l’ottavo punto: Sock vince un duro braccio di ferro da fondo e compie lo scatto decisivo per far suo il parziale.
Lo sconforto si impadronisce a questo punto del ligure. Fognini perde letteralmente la bussola. Annulla in apertura una palla break con un dritto sulla riga non consigliabile ai deboli di cuore. Poi sprofonda un paio di rovesci in rete e da lì inizia un parziale di 10 punti a 1, che fa volare Sock sul 4 a 1. Gli ultimi due game sono un’agonia. Fino al 6-1 finale e all’ennesima bocciatura per un giocatore che continua a non avere una tenuta mentale adeguata per il tennis ad alto livello.
Il ligure difendeva gli ottavi dell’anno scorso e perderà ulteriori punti in classifica. Vedremo se riuscirà a rifarsi in doppio con Bolelli, diventato, al momento, l’unica sua certezza. Poi tornerà la terra rossa e ci saranno altri esami di maturità per il numero 24 del mondo. Simone, invece, si mangia un po’ le mani per un primo set dove conduceva 5-3 prima di cedere quattro game consecutivi.