Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Nel caldo torrido di Miami, esordio molto autorevole di Simone Bolelli che surclassa Marco Baghdatis apparso molto sotto tono. Probabilmente, il cipriota, non avrebbe comunque potuto fare granché contro la solidità e la lucidità dell’italiano in costante controllo del match.
6-2 6-2 il punteggio finale maturato grazie a un atteggiamento sempre propositivo, cinico nei momenti importanti, a conferma della consapevolezza ormai acquisita dei propri grandi mezzi che gli deriva anche dall’aver dimostrato a se stesso, nei match giocati dall’inizio dell’anno contro i top player,di poter giocare alla pari con chiunque.
Era una sfida stimolante tra due tennisti in fiducia, entrambi reduci, alla soglia dei 30 anni, da un periodo difficile della loro carriera (un anno fa erano ampiamente fuori dai top 100) dal quale sono riemersi brillantemente, lavorando con umiltà attraverso i tornei challenger e riacquistando progressivamente una classifica che oggi consente loro di entrare nel tabellone principale della maggior parte dei tornei.
Primo set impeccabile da parte di Bolelli, in costante controllo degli scambi, che con un atteggiamento sempre offensivo fa di fatto sfigurare l’avversario che non riesce ad entrare nel match. Baghdatis perde subito il servizio nel primo game grazie anche a un doppio errore finale e subisce costantemente la pressione dell’italiano che nei suoi 4 turni di servizio lascerà solo 2 punti. Si chiude in 29 minuti con 29 punti a 16 per l’azzurro che chiude con un saldo positivo tra vincenti e errori gratuiti (10-6).
Come spesso succede quando si sta vincendo troppo facilmente, arriva un momento di rilassamento all’inizio del 2° set che dura, fortunatamente, appena un game e mezzo. Bolelli è costretto a salvare 3 palle break nel 2°game (le uniche del match) ma torna padrone del campo spegnendo così sul nascere le velleità di recupero del cipriota. Con una favolosa striscia di 19 punti a 2, condita da una serie di esecuzioni offensive perfette, si arriva velocemente al 5-1. Bolelli arriva a 2 punti dal match sul servizio dell’avversario prima di chiudere all’8° game.
Bolelli, dall’inizio dell’anno ha sostenuto prove nel complesso più impegnative incontrando ben tre Top Ten (Federer, Berdych e Raonic per 3 volte) contro i quali ha sempre ben figurato e facendo l’impresa a Marsiglia dove contro il canadese ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera contro un Top Ten, dopo 34 sconfitte.
Simone può pensare in grande ma intanto l’attende un altro avversario riemerso dalle tenebre, il serbo Troicki assetato di riscatto che un anno fa era precipato al n.842 della classifica ed ora è n.39. Sarà un test impegnativo ma questo Bolelli non ha nulla da temere.