di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
20 Gen 2015 15:30 - Australian Open
Australian Open: dopo il primo turno Djokovic e Federer ancora in prima fila per la vittoria
di Redazione
TENNIS – MELBOURNE. Di Enzo Cherici – “Griglia di partenza”, come sapete, è un termine mutuato dalla Formula Uno. I piloti fanno le “prove”, poi in base ai tempi realizzati le macchine formano la classica griglia. Prima fila, seconda fila, eccetera. Due macchine per ogni fila, fino all’ultima. Tutte possono vincere? Il regolamento, ovviamente, non lo vieta. Ma sappiamo bene che nella pratica sono in pochi, tra macchine e piloti, a giocarsi la corsa.
Nella nostra “griglia” naturalmente non ci sono “prove”. Per tutto il resto, però, cambia poco: concorrono in tanti, ma quelli che possono portarsi a casa il trofeo sono in pochi. In modo particolare in uno Slam, competizione da sempre riservata ai cavalli di razza, ai campioni veri.
Vediamo allora insieme la griglia di partenza per il Gran Premio di Melbourne, il nostro Australian Open, dopo la prima giornata, che vede ancora tutti i big in gara.
Prima fila: Djokovic e Federer
La Pole Position, va da sè, è riservata a Nole. Il campione serbo negli ultimi quattro anni ha perso una sola volta in Australia: lo scorso anno contro un superlativo Wawrinka. È vero, ha iniziato con una sconfitta a sorpresa a Doha. Ma contro Karlovic tutti possono perdere. Se il croato ti capita in una di quelle giornate in cui il servizio funziona a dovere è sempre meglio evitarlo. Il tabellone per Nole è abbastanza buono. Ci sarebbe l’insidia Isner in ottavi, ma il gigante americano non sembra al top. Poi eventualmente Raonic nei quarti. Ma sulla lunga distanza il numero uno del mondo è nettamente favorito. In semi ha pescato Wawrinka e non Nadal. Normalmente dovrebbe essere un vantaggio, stavolta forse no. La superficie è quella dove si esprime al meglio, quindi puntiamo tutto su di lui. Chi vivrà vedrà!
Subito dopo però arriva Federer. Anzi, come stato di forma il fuoriclasse svizzero avrebbe forse anche meritato la Pole Position. Il tabellone però non lo favorisce. Primi turni agevoli, ma dagli ottavi in poi il cammino si complica. Molto. I potenziali quarti sono con Murray (o Dimitrov). È senz’altro favorito, ma rischia di rimanere in campo parecchio. Forse troppo per un 34enne. E in semi lo aspetterebbe Nadal: immaginiamo con quanta gioia abbia appreso la notizia… Insomma, lo stato di forma ê ottimo, le sue sensazioni anche. Ma tra 10 giorno lo sforzo potrebbe essere superiore alle attese e le forze nel caldo australiano potrebbero un po’ abbandonarlo proprio nel momento clou. Detto ciò, ha il tennis per fare qualsiasi cosa e raggiungere ogni risultato. Fossi un avversario non mi sentirei affatto tranquillo…
Seconda fila: Wawrinka e Murray
Alla presentazione dei tabelloni il buon Stan è apparso in tiro come non mai. Reduce dal “solito” successo in quel di Chennai, ha seguito la sua solita preparazione per l’Australian Open. In India è apparso in forma, ha colpito la palla come nei giorni migliori. A Melbourne giocherà per la prima volta come detentore in uno Slam. Due possibili effetti: grande carica ulteriore o grande pressione. Dipenderà quindi da lui. È capitato dalla parte di Djokovic e per lui è meglio che incontrare Federer. Però arrivarci non sarà semplice, perché dovrà fare i conti nei quarti con Nishikori o Ferrer. In entrambi i casi la cosa potrebbe andare per le lunghe. Per la gioia di Nole…
Il torneo dello scorso anno è stato in un certo senso quello della rinascita di Federer, perché non potrebbe esserlo anche per Murray? Certo, mi rendo conto… Mi sembra di toccare con mano, quasi di respirarlo, il vostro scetticismo. Che in un certo senso è anche il mio. Diciamo anzi che si tratta di una sensazione. Ma prima o poi Murray, quello vero intendo, dovrà tornare. È questo potrebbe essere il torneo giusto. Il tabellone è complicato, molto, ma la superficie lo aiuta. Punto su di lui!
Terza fila: Nadal e Nishikori
Il vero Nadal l’abbiamo ammirato per l’ultima volta in quel di Parigi, nel suo amato Roland Garros. Poi, per mille motivi, è scomparso dai radar. Avrebbe un tabellone per lui fantastico – Gasquet negli ottavi, Berdych nei quarti, il suo Federer in semi) ma il grosso punto interrogativo riguarda il suo stato di forma. Recentemente ha perso persino con Berrer, ma ci ha abituato ad exploits incredibili e potrebbe trovare la forma nel corso del torneo. E in quel caso sarebbero guai grossi per i suoi rivali. È il mio ultimo cavallo vincente per il torneo. Da questo momento in poi solo “piazzati”.
Il primo dei piazzati secondo me è Nishikori. Ha un tabellone durissimo, con Ferrer e Wawrinka uno dopo l’altro. Difficile, non impossibile. Ma poi incontrerebbe Djokovic in semi e Nole, potete starne certi, lo aspetta da quel caldo pomeriggio di New York. Chance di vittoria molto poche, Uasi zero.
Quarta fila: Berdych e Ferrer
Il tabellone sarebbe da favola, con nei quarti di finale un Nadal lontanissimo dalla migliore condizione. Ma sono certo che Berdych troverà comunque il modo di perdere!
Ferrer ha un tabellone complicatissimo, ma che paradossalmente potrebbe piacergli. Eviterebbe fino a un’eventuale semifinale i giocatori contro i quali proprio non ha chances (Federer, Nole, Nadal, Murray), mentre se la giocherebbe e non partirebbe affatto battuto contro chiunque altro. Si trova nel quarto di Nishikori e Wawrinka: difficile, non impossibile.
Quinta fila: Raonic e Dimitrov
Per lo stato di forma (lo abbiamo visto a Brisbane) meriterebbe di stare avanti nella griglia. Purtroppo il tabellone non gli lascia speranze, con Djokovic nei quarti. Possibilità di vittoria: zero.
Mr Sharapov ê capitato, purtroppo per lui, in una zona ostica del tabellone, con Murray in ottavi (difficile, non impossibile) e Federer nei quarti (quasi impossibile). Credo dovrà attendere ancora per realizzare l’exploit che tutti si attendono da lui.