di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – ABU DHABI. Rientro con sconfitta – e inizio di 2015 deludente, anche se non del tutto imprevisto – per Rafael Nadal, che tornava sui campi di gioco dopo oltre due mesi di assenza per l’appendicite che, ultimo di una serie di guai fisici accusati nel 2014, lo ha costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico. Il 28enne fuoriclasse spagnolo, numero 3 del tennis mondiale, è stato battuto per 6-2 6-0 dallo scozzese Andy Murray, numero 6, nella prima semifinale del Mubadala World Tennis Championship, ricco torneo-esibizione che si disputa sul veloce ad Abu Dhabi, da lui vinto due volte in passato.
Contro un Murray preciso, potente e concentrato, che ha sfoggiato il meglio del suo repertorio, Nadal è apparso lontano dalla forma migliore. Ha fallito otto palle break nel secondo set e, a conferma della preparazione ancora carente, ha perso quasi tutti gli scambi prolungati. Del resto, non giocava un match ufficiale dal 24 ottobre scorso, quando, già sofferente per l’appendicite e sotto antibiotici, era stato sconfitto dal croato Borna Coric nei quarti di finale a Basilea. Poi l’operazione, il 3 novembre a Barcellona, la convalescenza e, a inizio dicembre, la ripresa degli allenamenti, al termine di un anno travagliato, che lo ha visto in luglio cedere di nuovo a Novak Djokovic, dopo nove mesi, lo scettro di re del tennis mondiale. La detronizzazione avveniva dopo Wimbledon, il torneo Slam vinto dal serbo in un’epica finale contro Roger Federer e dove il maiorchino era uscito a sorpresa negli ottavi per mano del 19enne australiano Nick Kyrgios. Poi, ad aggiungersi ai problemi alla schiena manifestatisi nella prima parte dell’anno, un infortunio al polso lo ha bloccato sino a fine settembre, quando è tornato in campo a Pechino. Da allora, in un mese e in tre tornei, quattro match vinti e tre persi, un bilancio inimmaginabile per un conquistatore di 14 titoli Slam.
Oggi, comunque, l’importante era tornare in campo e saggiare la condizione, non ci si poteva ragionevolmente aspettare un grosso exploit dopo il lungo stop. In finale va dunque Murray,che affronterà Novak Djokovic, vincitore in 57′ (6-1 6-2) contro Stanislas Wawrinka. Sarà invece lo svizzero domani a sfidare Nadal nella finale per il terzo posto.