Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
09 Nov 2014 21:42 - ATP
Atp Finals Londra – Federer, buona la prima: vittoria e vendetta su Raonic
di Redazione
TENNIS – Di Piero Vassallo
LONDRA – Grande esordio per Roger Federer alle Atp Finals di Londra. Lo svizzero si vendica di Milos Raonic col punteggio di 6-1 7-6(0) e raggiunge Kei Nishikori in testa al Gruppo B.
Per lo svizzero questa rappresenta anche la vittoria numero 45 nel Master di fine anno ed il traguardo delle 1000 vittorie da professionista si fa sempre più vicino. Cancellata così la sconfitta subita dieci giorni fa nei quarti di Parigi-Bercy e rimette le cose in chiaro, vincendo il settimo confronto diretto su otto contro l’allievo di Ivan Ljubicic e Riccardo Piatti.
Raonic ha pagato un primo set insufficiente in cui ha perso il servizio per ben due volte, un evento più unico che raro per un battitore come lui. La splendida location dell’O2 Arena è riuscita a far tremare le gambe anche al ragazzone di origini montenegrine, ma presente a Londra come primo canadese della storia a raggiungere le Finals. Il ricordo ancora vivo della vittoria di Bercy è stato cancellato in pochi attimi da un Federer voglioso di ristabilire le gerarchie. L’urlo che ha accompagnato il break in apertura del primo set non era solo dettato dalla soddisfazione dell’aver strappato il servizio a un giocatore capace di servire oltre 900 ace in stagione: era un chiaro affondo nella psiche del giovane Milos, ormai stabilmente nella cerchia dei migliori, ma ancora non pronto per ottenere un vero grande risultato. Forte del vantaggio accumulato in maniera così rapida, Federer ha giocato con una sicurezza e una disinvoltura disarmante che lo hanno portato a chiudere il primo set in appena 25 minuti di doverosi applausi.
Sotto lo sguardo preoccupato di Ljubo, anche lui affrontato e battuto al Master dall’amico Roger, Raonic ha avuto la forza di resettare tutto e ripartire nel mondo migliore nel secondo parziale, dove è stato proprio lui ad avere maggiori chance. L’atteggiamento più aggressivo, unito al logico calo di un Federer fin lì ingiocabile, ha permesso al ventitreenne di Podgorica di guadagnarsi ben quattro palle break, di cui una valida anche come set point. Nei momenti più delicati però Federer ha sempre giocato il punto in maniera esemplare e pur con qualche difficoltà è riuscito a portare il set al tie break dove Raonic è nuovamente crollato, non riuscendo a vincere neanche un quindici.
La vittoria consente a Federer di aprire alla grande la sua tredicesima apparizione consecutiva al Master e di giocarsi subito una grossa fetta di semifinale martedì contro Kei Nishikori. Raonic sarà chiamato al riscatto contro Andy Murray in un match da dentro o fuori: per entrambi un’altra sconfitta potrebbe coincidere già con l’eliminazione dal torneo.