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15 Nov 2014 15:49 - ATP
Atp Finals Londra. Djokovic in finale, ma Nishikori gli strappa un set
di Fabrizio Fidecaro
TENNIS – DALL’INVIATO A LONDRA FABRIZIO FIDECARO – Novak Djokovic si è qualificato per la finale delle Atp World Tour Finals, ma Kei Nishikori lo ha impegnato a fondo, anche al di là del punteggio conclusivo (61 36 60). Il serbo attende il vincente di Federer-Wawrinka.
Novak Djokovic è in finale alle Atp World Tour Finals di Londra, e questa non è certo una notizia, visto lo stato di forma attuale del numero uno del mondo. A fare scalpore è il fatto che il serbo abbia perso un set, il primo del suo torneo, nella semi che lo ha opposto a un combattivo Kei Nishikori. Alla fine il giapponese si è arreso per 61 36 60 dopo un’ora e ventisette minuti, ma il punteggio severo dei due set persi – specie quello del terzo – non rende piena giustizia alla sua prestazione.
L’inizio, in verità, è stato terrificante. La frazione d’avvio è rimasta in equilibrio effimero sino all’uno pari, dopo di che è stato un monologo serbo. Nole teneva i propri turni di servizio con una facilità disarmante e, quando lo scambio si allungava un po’, riprendeva tutto e contrattaccava alla grande, costringendo l’avversario a giocare sopra ritmo.
In un battibaleno Djokovic è salito 61 1-0 e servizio. Qui Nishikori, fin lì mai arrivato a 30 sulla battuta dell’avversario, si è ritrovato ad avere a disposizione un’inattesa palla break, su cui Nole ha commesso un clamoroso doppio fallo. Al controbreak è partita un’ovazione spontanea del pubblico, che giustamente, dal suo punto di vista, teneva a vedere un match di tennis e non una sorta di esecuzione. Il numero uno non ha gradito, indirizzando un applauso polemico alle tribune che rumoreggiavano e incassando così una buona dose di fischi.
Gli spettatori hanno cominciato a scaldarsi, e così il piccolo samurai. Kei ha innalzato decisamente il proprio livello, facendosi più consistente in battuta e aggressivo in risposta. Avanti per 4-3, Nishikori si è guadagnato una nuova palla break con un formidabile diritto lungolinea vincente e l’ha trasformata con un passante di diritto a tutto braccio, dopo aver chiamato il rivale a rete con un drop-shot mettendolo poi in difficoltà con un lob. Pubblico in delirio, servizio tenuto a 15, e verdetto rinviato al terzo.
In quel momento Kei (che aveva già sconfitto Nole nella semi degli US Open, venendo poi nettamente superato un paio di settimane fa a Parigi Bercy) ha sentito in maniera nitida di avere una chance e ha cercato di mettere subito in difficoltà il rivale. Nel primo game, così, Djokovic si è ritrovato a fronteggiare due palle break consecutive. In entrambe le occasioni non gli è entrata la prima, ma il nipponico ha sbagliato in fase di palleggio prolungato, mancando la ghiottissima opportunità di partire in testa nella frazione decisiva.
Lì il match è girato. Il 27enne di Belgrado ha reagito da fuoriclasse qual è, innestando la marcia in più proprio al momento giusto e Nishikori, costretto a un tennis straordinario per strappargli un set, non ha retto, andando fuori giri. Appena perso il game dello 0-4, Kei ha lasciato persino scivolare delicatamente, in modo quasi impercettibile, la racchetta a terra: così si esprime la stizza nel Sol Levante.
Impietoso il 60 finale, suggellato da un doppio fallo sul matchpoint. Nishikori, però, ha fatto emergere le prime piccole crepe in un Djokovic apparso fino a ieri ingiocabile. Staremo a vedere se il vincente del derby svizzero tra Federer e Wawrinka saprà fare ancor meglio o se sarà Nole ad alzare, per la quarta volta (2008, 2012-13), il trofeo dei Maestri.