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TENNIS – Dopo un paio di giorni dall’apertura della procura di Cremona del nuovo filone sulle scommesse sportive spuntano i primi nomi “importanti”. Sono stati tirati in ballo da Manlio Bruni ed i suoi soci, infatti, anche Novak Djokovic e Philippe Kohlschreiber.
In mezzo a questa associazione spunta il nome di un ex tennista svedese degli anni ’80 e ’90, Tomas Nydahl, che doveva aiutarli a portare all’interno del loro giro anche tennisti al di fuori dell’Italia. Così oltre al nome di “Davy” (con molta probabilità riferito a Nikolay Davydenko, neo.ritirato. già al centro di sospetti tempo fa quando in una partita fu accusato di scarso impegno dall’arbitro) e “Vassallo” (potrebbe essere il tennista argentino Martin Vassallo Arguello ma anche il francese Eduard Roger Vasselin) vengono fatti i nomi dell’attuale n.1 del mondo e del n.1 di Germania.
La prima conversazione incriminata risale al giugno 2007, quando Alessandro Cinelli si rammaricò per una possibile riuscita dell’operazione sul match del tedesco. “Fanculo… il colpo Kohlschreiber l’ho mancato per colpa del telefono. Nydalone mi aveva chiamato”. Nel novembre di quell’anno si arrivò poi a parlare di Djokovic. Quella volta fu Bruni che scrisse: “L’allenatore di Ancic, che noi conosciamo, prima del match ha incontrato la fidanzata di Djokovic, e gli ha chiesto se la sera dopo uscivano… e lei gli ha detto impossibile, domani partiamo, Djokovic vuole andare a Shanghai almeno 10 giorni prima… allora lui ha provato a chiamare il nostro uomo… ma noi eravamo appena usciti”.
Bruni reagì scirvendo: “Djokovic si mangiava al 9% (ma qui il discorso non è chiarissimo, ndr), mangiavo almeno 100mila”. Djokovic nel torneo in questione, Parigi-Bercy, perse al secondo turno da Fabrice Santoro, poi conclusasi con la vittoria del francese per 6-3 6-2. La sensazione, comunque, è che ci sia ancora molto da scavare.
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