Rafa Nadal rientra dopo l'infortunio: è rischio?

 

TENNIS – QUIET PLEASE!- Di ROSSANA CAPOBIANCO – Quando si pensava che ormai il 2014 di Nadal fosse finito, lo spagnolo rientra. Lo fa nella parte di stagione che meno preferisce e questo sorprende. Sorprende perché è lo stesso Rafa a parlare ancora di dolori al polso: «Quando inizio a palleggiare ho sempre male, poi pian piano va via, ma non sono ancora al 100%”. E allora come mai tornare?

Rafa lo fa a Pechino, contro avversari di grande livello, contro un rivale come Djokovic che potrebbe attenderlo in finale, in caso entrambi andassero in fondo nel torneo.

Nadal ha già testato il suo polso in un’amichevole asiatica contro Tsonga e a Pechino gioca anche il doppio insieme ad Andujar, cercando di “scaldare i motori” per bene prima della grande corsa. Probabilmente è solo un mettere le mani avanti, come spesso gli accade, tuttavia il sospetto di rischio permane.

«Il recupero da quest’infortunio è stato più lento di quanto ci si aspettasse», rende noto ancora il maiorchino. Anche Benito Barbadillo, suo manager, conferma: «E’ una prova, non è certo al meglio ma è importante tornare a competere».

Quanto sia produttivo farlo in una stagione che dopo l’Asia vedrà solo tornei indoor, però, e si concluderà alle World Tour Finals, è lecito domandarselo.

A Nadal forse sta a cuore difendere quei punti che potrebbero permettergli di conservare la posizione numero 2, con Federer alle spalle che ama i campi d’autunno e non è molto distante da Rafa. Arrivare in Australia a inizio 2015 con la certezza di non dover incontrare Nole prima di un’eventuale finale non è cosa da poco.

E mentre lo zio Toni polemizza in patria con nuovi capitani Davis, ritirando in pratica Rafa da future partecipazioni con la Spagna di Gala Leon (sebbene Nadal debba “presenziare” obbligatoriamente qualche volta se vuole andare a Rio), Nadal vola a Pechino prima di Shanghai per tornare alle competizioni, con mille dubbi e il rischio grande di farsi male ancora.

Rafa ha giù stupito però e potrebbe stupire ancora: d’altronde chi lo avrebbe mai immaginato lo scorso anno conquistatore assoluto del cemento americano? Forse quest’anno è tempo di saccheggi indoor. Per cambiare.

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