Nadal: il lungo stop gli tornerà utile per la stagione indoor?

TENNIS – DI PIERO VASSALLO – Il ritorno in campo di Rafa Nadal dovrebbe essere ormai imminente: in che condizioni troveremo il fuoriclasse maiorchino dopo il lungo stop per l’infortunio al polso?

Ottantasei giorni dopo la sconfitta subita ai Championships per mano di Nick Kyrgios, Rafa Nadal è pronto a tornare in campo: il 25 settembre sfiderà Jo-Wilfried Tsonga in un match di esibizione ad Astana, in Kazakistan. Un’occasione per testare le condizioni del polso destro, infortunatosi in allenamento a fine luglio, in vista del rientro ufficiale, in programma la settimana successiva a Pechino, dove Rafa proverà a difendere i 300 punti della finale raggiunta lo scorso anno. La conferma del rientro arriva dal presidente della federtennis kazaka, Bulat Utemuratov: «L’avvento di Nadal nel nostro paese è una grande opportunità. L’obiettivo di questa esibizione sarà quella di promuovere il tennis nel nostro paese». La convalescenza dunque sta per terminare, scongiurato il pericolo di un nuovo maxi stop come quello del 2012, quando la sindrome di Hoffa lo costrinse ai box per sette mesi, privandolo anche delle Olimpiadi di Londra e del ruolo di portabandiera della Spagna. Nadal non gioca un match ufficiale dal 1° luglio, giorno dell’impresa di Kyrgios sul centrale di Wimbledon, l’infortunio accusato durante un allenamento lo ha costretto a saltare l’intera stagione estiva sul duro, ma il rientro è ormai cosa certa. Anche le parole di Toni Nadal ne sono una prova: «Il rovescio di Rafa in questo momento è all’80%. Dopo l’esibizione abbiamo in programma di giocare a Pechino e Shanghai».

Nadal quindi prenderà parte alla compagna asiatica e di conseguenza non è in dubbio la partecipazione alla stagione indoor che comprenderà Basilea, Parigi-Bercy e le ATP Finals. Il numero 2 del mondo potrà parzialmente consolarsi: se lo US Open del 2014 è stato il settimo torneo dello Slam a cui ha dovuto rinunciare per i problemi fisici, non dovrà quanto meno dare forfait per la quarta volta al Master di fine anno dopo le mancate partecipazioni nel 2005, 2008 e 2012. Proprio l’ultimo appuntamento stagionale sarà il grande obiettivo di Rafa, ultimo tassello per completare una carriera già leggendaria. Ci è andato vicino per due volte, battuto in finale nel 2010 da Federer e lo scorso anno da Djokovic, confermando la sua difficoltà nei tornei indoor. Quando si gioca con un tetto sopra la testa Nadal non riesce a esprimere il suo miglior tennis, lo dimostrano i soli due tornei vinti (di cui uno a San Paolo, sulla terra) sui sessantaquattro totali:  le condizioni al chiuso rendono meno letali le sue rotazioni e le superfici leggermente più rapide fanno il resto.

Paradossalmente la pausa forzata, costatagli 4000 punti e di conseguenza anche la possibilità di tornare numero 1 entro fine anno, potrebbe essere un valido aiuto per rendere al meglio in questo finale di stagione, perché se è vero che le condizioni indoor non sono le sue preferite altrettanto evidente è che Nadal sia spesso arrivato ai mesi di ottobre/novembre senza benzina, a causa del grande sforzo fisico fatto nei primi mesi dell’anno. Basta andare a ritroso negli anni per accorgersi che gli ultimi tornei stagionali raramente hanno dato soddisfazioni allo spagnolo: nel 2006 fece clamore la sconfitta a Stoccolma contro un Joachim Johansson fuori dai primi 600 del mondo, l’anno dopo arrivò la doppia batosta subita contro Nalbandian fra Madrid e Parigi e nel 2009 la peggior performance al Master con tre sconfitte su tre nel round robin. Stessa sorte nel 2011 quando la vittoria su Fish non bastò per raggiungere le semifinali alla O2 Arena, a causa delle sconfitte contro Federer e Tsonga; più incoraggianti le prestazioni dello scorso anno: finale a Tokyo, semifinale a Shanghai e a Bercy e altra finale alle Finals. Il livello di gioco espresso in ogni caso non si è mai avvicinato all’eccellenza ed ecco che poter ripartire dopo quasi tre mesi senza impegni ufficiali potrebbe rappresentare un vantaggio nei confronti di giocatori che hanno più match sulle gambe e non si sono quasi mai fermati. Se è più che lecito pensare a un Nadal ancora in fase di rodaggio nei tornei orientali, è possibile aspettarsi un Rafa in ottime condizioni al ritorno in Europa. L’occasione giusta per provare a mettere il proprio marchio anche sui tornei indoor, polso permettendo.

 

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