La corsa ai due Masters: tre uomini e tre donne già qualificati

TENNIS – DI PIERO VASSALLO

La stagione tennistica 2014 si avvia a vivere le sue fasi finali e come di consueto è tempo di iniziare a pensare ai grandi appuntamenti di fine anno: le ATP World Tour Finals e le WTA Finals.

Il torneo maschile andrà in scena dal 10 al 17 novembre e per il sesto anno consecutivo i migliori otto si sfideranno nella spettacolare O2 Arena di Londra. Cambio di denominazione e di location per il Master femminile, in programma a Singapore dal 17 al 26 ottobre, a testimonianza del crescente interesse per il tennis femminile da parte dei paesi asiatici. A meno di due mesi dal gran finale di Londra e a meno di trenta giorni dall’epilogo a Singapore, mancano ancora cinque giocatori e cinque giocatrici per completare le rose dei migliori otto, vediamo nel dettaglio la situazione delle classifiche race ATP e WTA analizzando le situazioni di chi è ancora in corsa per un posto fra i grandi.

ATP Race al 15 settembre:

1 Novak Djokovic 8150
2 Roger Federer 7020
3 Rafael Nadal 6645

4 Stan Wawrinka 4795
5 Marin Cilic 3935
6 Kei Nishikori 3675
7 David Ferrer 3535
8 Tomas Berdych 3510
9 Milos Raonic 3440
10 Grigor Dimitrov 3335
11 Andy Murray 3155
12 Jo-Wilfried Tsonga 2625

Già sicuri della qualificazione Nole Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. Per il serbo, due volte campione uscente, sarà l’ottava partecipazione consecutiva all’appuntamento di fine anno. Federer aggancerà Agassi a quota 13 partecipazioni, un record assoluto, ancor più prezioso se si pensa che lo svizzero è stato sempre presente a partire dal 2002. Nessuno come lui. Proverà a sfatare il tabù Master Rafael Nadal, mai vincitore nonostante due semifinali e due finali in sei partecipazioni. Rimangono cinque posti vacanti, due dei quali però sono praticamente già assegnati: Stan Wawrinka e Marin Cilic, salvo catastrofi, possono già prenotare il volo per Londra. Stan “The Man” aspetta solo l’ufficialità che arriverà probabilmente dopo Tokyo, ma i 4795 punti rappresentano un bottino ampiamente sufficiente per essere certo di un posto fra i migliori per il secondo anno di fila. Anche per Cilic le porte della O2 Arena stanno per spalancarsi, il campione degli US Open potrebbe persino permettersi di non arrivare fra i primi otto visto che il regolamento prevede la qualificazione automatica per i vincitori di una prova dello Slam, a patto che chiudano la stagione nei primi 20. Grande incertezza per la sesta, settima e ottava posizione: Kei Nishikori occupa la sesta piazza, ma ha appena 235 punti di vantaggio su Milos Raonic, che ad oggi sarebbe il primo degli esclusi. Il giapponese vive comunque uno straordinario momento di forma e dovrà essere bravo a gestire la pressione del giocare vicino casa e sperare di non incappare in altri malanni. Se l’allievo di Chang confermerà il livello di gioco visto a Flushing Meadows la qualificazione non potrà sfuggirgli. Al settimo posto troviamo David Ferrer che, nonostante una stagione meno brillante di quella passata, rimane ancora molto competitivo. Il passo falso a New York potrebbe essere un grave handicap nel rush finale e Ferru potrebbe essere costretto a sperare in un nuovo exploit a Bercy, dove negli ultimi anni è sempre arrivato in fondo. L’ultimo posto buono è al momento occupato da Tomas Berdych, autore di una buona stagione Slam (due quarti e una semifinale) ma insufficiente nei Masters 1000: appena 200 punti fra Indian Wells, Roma, Cincinnati e Toronto. Il ceco dovrà difendersi dagli assalti di Milos Raonic e Grigor Dimitrov, entrati ormai stabilmente nella top 10. Il canadese dovrà ottenere exploit importanti a Shanghai e Bercy, tornei dove non è mai andato oltre il terzo turno. Qualche chance in più per il bulgaro, che viste le caratteristiche può fare molto bene soprattutto nei tornei indoor. Il caso più spinoso rimane quello di Andy Murray, autore di una stagione incolore che rischia di lasciarlo fuori dalle ATP Finals per il secondo anno di fila e stavolta esclusivamente per propri demeriti. Nonostante sia stato l’unico insieme a Djokovic a raggiungere almeno i quarti in tutte le prove dello Slam, lo scozzese si trova in una situazione di classifica deficitaria: zero tornei vinti nel 2014, zero finali giocate e neanche una semifinale nei Masters 1000. Ridotte al lumicino le speranze di Jo-Wilfried Tsonga: il successo a Toronto non basta ad avvicinarlo ai primi della classe, per ambire al Master servirà un finale di stagione ai limiti della perfezione. In definitiva, vista la grande bagarre, è probabile che sia Parigi-Bercy a fare da ago della bilancia, per la gioia degli organizzatori francesi che non dovranno incassare pesanti forfait come troppo spesso successo negli anni precedenti.

WTA race al 15 settembre:

1         Serena Williams 6931
2        
Maria Sharapova 5575
3        
Simona Halep 5189
4         Agnieszka Radwanska 4318
5         Petra Kvitova 4049
6         Na Li 3970
7         Eugenie Bouchard 3901
8         Ana Ivanovic 3650
9         Caroline Wozniacki 3491
10     Angelique Kerber 3245
11     Ekaterina Makarova 2900
12     Dominika Cibulkova 2810

Anche nella WTA i primi tre posti sono già assegnati: Serena Williams, Maria Sharapova e Simona Halep sono aritmeticamente qualificate. Decisiva per Serena la conquista del diciottesimo Slam, mentre Sharapova deve la maggior parte dei suoi punti ai tornei sulla terra battuta (3575 su 5575) e Halep raccoglie il giusto premio per una stagione da top player, anche se nelle ultime apparizioni la condizione non è sembrata delle migliori. Stagione altalenante per Agnieszka Radwanska, deludente soprattutto negli Slam dove a parte la semifinale in Australia non è stata praticamente pervenuta. La vittoria a Montreal e le buone prove nei tornei Mandatory le permettono di avvicinarsi al sesto Master della carriera, che sarebbe stato ancora più vicino in caso di successo a Seoul. Non dovrebbe essere in discussione nemmeno la partecipazione di Petra Kvitova che spera di ripetere quanto fatto nel 2011 quando al successo a Wimbledon seguì quello nelle Finals, battendo in finale Vika Azarenka. Fuori dai giochi Na Li: la cinese ha annunciato oggi il suo ritiro dal tennis a causa del problema alle ginocchia, un peccato perdere la campionessa dell’Australian Open che sarebbe sicuramente stata nella rosa delle otto prescelte. Eugenie Bouchard dovrà ottenere dei buoni risultati in Asia per mettere in cassaforte una qualificazione ancora incerta a causa del calo di rendimento accusato nelle ultime settimane. La canadese deve guardarsi le spalle da una rigenerata Ivanovic, tornata ad alti livelli dopo anni di mediocrità, e soprattutto da una Caroline Wozniacki in forma strepitosa. Lottano per un posto a Singapore anche Angelique Kerber, Ekaterina Makarova e Dominika Cibulkova. La tedesca ha fin qui disputato una stagione molto regolare anche se non è riuscita ad aggiudicarsi nemmeno una delle quattro finali disputate. La russa invece ha fatto i numeri nei tornei dello Slam senza però avere costanza di rendimento negli altri tornei. La slovacca si trova abbastanza distante dalle prime otto a causa di una stagione dai due volti: eccezionale nei primi quattro mesi e disastrosa in quelli successivi, con appena cinque vittorie a fronte di dieci sconfitte. Speranze praticamente nulle per la nostra Sara Errani che per quest’anno dovrà accontentarsi della partecipazione al doppio in coppia con Roberta Vinci. Torneo di doppio che verrà giocato dalle migliori otto coppie e non solo dalle prime quattro, come accaduto fino alla scorsa edizione.

 

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