di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – di FEDERICO PARODI
TORONTO. Nick Kyrgios, reduce dall’exploit di Wimbledon con cui aveva strabiliato il mondo del tennis, accede al secondo turno dell’Atp master 1000 di Toronto, battendo Santiago Giraldo 7-6(3) 7-5. Al secondo turno si regala Andy Murray, un’ulteriore test per la sua crescita.
Il talento australiano è stato messo alla prova sul cemento canadese dal giocatore colombiano, numero 30 del mondo e autore fin qui di un ottimo 2014, nel quale si è distinto per una finale sulla terra di Barcellona e per un quarto a Madrid, dove, tra gli altri, aveva eliminato Tsonga e Murray.
Per il 19enne di Canberra non era dunque un match facile, soprattutto per un giovane emergente alla prima vera stagione sul circuito e reduce da un torneo sopra le righe. Dopo la vittoria su Rafael Nadal a Church Road, Kyrgios si è ritrovato con i riflettori puntati addosso, come se le sue spalle fossero sufficientemente larghe per reggere la pressione di un paese come l’Australia, assolutamente affamato di tennis ad alto livello dopo i fasti del passato.
Il gioiellino australiano fa il suo ingresso sul Centrale con cuffie alle orecchie e stessa apparente tranquillità con cui l’avevamo lasciato a Londra. Il suo inizio è, però, tutt’altro che felice, costretto con le spalle al muro dalla regolarità del sudamericano, che in 20 minuti si ritrova avanti 5-2 (con un break di vantaggio). Kyrgios dimostra comunque carattere, lo stesso che a Wimbledon gli aveva permesso di annullare diversi match point a Gasquet, per poi beffare il transalpino al fotofinish. Il set si trascina al tie-break, dove servizio ed esuberanza del numero 70 del mondo hanno la meglio.
Nel secondo parziale, Kyrgios non concede più nulla alla battuta e si avvicina a strappare il servizio all’avversario, mancando tre break point consecutivi nel secondo gioco. Il match sembra avviato a un nuovo tie-break, ma, nell’undicesimo gioco, le risposte anticipate dell’australiano ritrovano efficacia e profondità. Game, set and match Kyrgios, che bagna il suo esordio in un 1000 con una vittoria molto importante, che conferma tutte le potenzialità in ottica futura del talento di Canberra.
Kyrgios non ha certo giocato un match esaltante, commettendo un po’ troppi errori con il rovescio, colpo su cui dovrà migliorare in continuità. Anche dal punto di vista tattico avrà possibilità di lavorare con il suo coach per limitare il margine di rischio su cui ancora balla il sottile filo del suo gioco. Per il resto, il solito devastante servizio e un dritto quasi sempre presente. Il carattere è, invece, un marchio di fabbrica e anche oggi non l’ha tradito, permettendogli di recuperare un set che sembrava già perso. I margini di miglioramento sono limpidi. Ora sta a lui continuare su questa strada.