Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
06 Ago 2014 20:05 - ATP
Atp Toronto: alla fine è sempre Djokovic, Monfils butta al vento la partita
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
TORONTO. Alla fine vince sempre lui, il n.1 del mondo. Novak Djokovic impone per la decima volta consecutiva la legge del più solido e batte in un match tiratissimo Gael Monfils, arresosi solo 6-2 6-7(4) 7-6(2). Rientro vincente per il serbo dopo il trionfo a Wimbledon ed il matrimonio, ma ci sarà comunque da lavorare per migliorare la condizione.
Leggere il dato sugli scontri diretti tra i due è anche troppo umiliante per il transalpino, mai una volta vincitore contro il rivale. Eppure il gioco dei due è simile, entrambi sanno come esaltare il pubblico e portarlo dalla loro, sanno colpire bene e difendere ancora meglio, però uno vince e l’altro perde, sempre. In dieci confronti spesso il transalpino è riuscito a portare il serbo al set decisivo, spesso è capitato che Djokovic la risolvesse per 7-5, 7-6. Grande equilibrio, ma un unico vincitore. Questo è il neo della carriera di Monfils, grande giocatore che però si specchia troppo nelle sue doti e pecca in esuberanza, cerca la giocata difficile quando potrebbe chiudere facilmente il punto, cerca il numero ad effetto per esaltare il pubblico.
Eppure stavolta non mancava poi molto, il traguardo era a pochi metri. Dopo un primo set in difficoltà totale ha saputo reagire trascinando la sfida al tie-break ed al set decisivo. Un po’ dal nulla, alla prima palla break trovava anche il punto del vantaggio. Da qui però sono iniziati i drammi: dapprima una palla del 4-1 mancata, poi il controbreak immediato, poi svariate occasioni in cui è stato a due punti dalla vittoria prima sul 5-4 e poi sul 6-5. Sul 6-5 15-30 il punto che è il simbolo della sua partita: Novak era in grande difficoltà con due banali volèe sbagliate e lui ha giocato il punto stando ben dietro la scritta “Toronto”, a poca distanza dai teloni. Rigiocava la palla al di là della rete, qualche variazione ma nulla che potesse complicare la vita al serbo.
Era la sua occasione, l’ha buttata al vento come tante altre nella sua carriera. Da lì sono arrivati sette punti consecutivi di Djokovic che ha messo al sicuro una vittoria complicatissima e raccolta con le unghie. Un esordio nel torneo molto difficile, una condizione fisica ancora da perfezionare, però lui c’è. Monfils, come le altre nove volte, torna a casa con un pugno di mosche nelle mani.