TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

Esito a sorpresa nella finale del torneo Atp 500 di Amburgo: Leonardo Mayer ha battuto il primo favorito del tabellone David Ferrer con il punteggio di 67(3) 61 76(4). Per l’argentino si tratta del primo titolo in carriera nel circuito maggiore.

Dopo tre game ceduti tra quarti e semifinale (due al connazionale Pablo Andujar, appena uno al 17enne tedesco Alexander Zverev, che resta comunque la splendida rivelazione del torneo), si poteva presumere che David Ferrer non dovesse incontrare eccessivi problemi per fare suo il titolo nel torneo Atp 500 di Amburgo. E invece lo spagnolo, numero uno del seeding, ha dovuto incassare una sconfitta decisamente inattesa con l’outsider argentino Leonardo Mayer, che ha conquistato così il primo titolo in carriera nel circuito maggiore.

Mayer si è imposto per 67(3) 61 76(4) in due ore e ventuno minuti, al termine di una sfida rocambolesca, che ha visto continui capovolgimenti nel punteggio. Ferrer sembrava ancor più favorito dopo essersi aggiudicato al tie-break una prima frazione nella quale era stato a lungo indietro di un break (0-2, 1-3 e 3-4 e servizio Mayer). Il sudamericano, imprevedibilmente, ha reagito con una serie di cinque giochi consecutivi dall’uno pari del secondo parziale, rinviando il verdetto al terzo.

Qui Mayer ha strappato il servizio al finalista del Roland Garros 2013 nel quinto game, involandosi sul 4-2 e poi sul 5-3. Alla battuta per chiudere sul 5-4, Leonardo ha perso tre punti di fila dal 30-15, gli ultimi due con clamorosi errori gratuiti, riammettendo in partita il rivale. La soluzione del rebus è stata affidata a un nuovo tie-break, in cui Ferrer, apparso sotto tono per l’intero match, è sempre stato costretto a rincorrere, senza mai riuscire a operare l’aggancio. Mayer, infatti, è salito 3-0, poi 4-2 e 5-3, chiudendo per 7-4 al primo matchpoint.

Per il ragazzo di Corrientes – classe 1987 come Fabio Fognini, cui succede nell’albo d’oro dell’evento tedesco – il primo titolo Atp in carriera, ottenuto per di più in un “500”, vorrà dire, domani, un balzo di ben diciannove posizioni nel ranking mondiale, dalla 46esima alla 27esima, di gran lunga il suo nuovo career high. Per Ferrer, invece, è giunta la 23esima sconfitta in 44 finali disputate: quest’anno si è imposto soltanto a febbraio sulla terra di Buenos Aires.