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18 Mag 2014 16:36 - ATP
ATP Roma: terzo trionfo di Djokovic! Battuto Nadal in tre set. «È per il mio paese»
di Rossana Capobianco
TENNIS – INTERNAZIONALI D’ITALIA – Novak Djokovic batte Rafa Nadal in finale a Roma, rimontando 4-6 6-3 6-3. E’ il serbo ad aver sempre comandato nel match e ad aver fatto il bello e il cattivo tempo. Terzo trionfo a Roma, uno ogni tre anni (2008, 2011, 2014). Diciannovesimo titolo MS1000 in carriera. Dedica la vittoria alla Serbia colpita da un tremendo alluvione nei giorni scorsi.
Deve essere frustrante per Nadal; non tanto per la sconfitta, non è la prima volta a Roma contro Djokovic, non è esattamente una sorpresa. Dev’essere frustrante perché di fatto lui oggi non ha deciso nulla. In realtà, in tutta la settimana e per buona parte di questa stagione. Non ha deciso il gioco (appena 10 vincenti contro una trentina da parte di Djokovic), non ha deciso nelle occasioni importanti.
Il suo tennis non fa male. Il dritto non “frulla” più come prima. E per sua fortuna, a inizio match, Novak gli aveva dato più di una mano. Era entrato in campo spaesato Nole, quasi non stava in piedi. Scoordinato su molti colpi, non riusciva a trovare la misura del campo. Così Nadal in pochi minuti si trova sopra di due break. Furioso con se stesso, Djokovic spacca una racchetta sulla sedia durante il cambio campo. Si scuote, recupera, ma non basta. Quando Rafa ha questo margine, è come scalare l’Everest, anche il Nadal incerto e falloso visto fin qui sulla terra battuta.
Nel secondo parziale continuano gli alti e bassi del serbo, che più volte avanti un break, si lascia recuperare, ma chiude da assoluto padrone del campo sul 5-3. Una partita fin lì costellata da tanti errori ci porta comunque ad un terzo set voluto da tutti e che vede Nole andare avanti subito, ma non uccidere il match.
Nadal non molla: quello non lo farà mai. Ma non è abbastanza, perché a Djokovic bastano dieci minuti di volontà e del suo miglior tennis per chiudere e aggiudicarsi il diciannovesimo MS1000 in carriera, il terzo trionfo a Roma.
«E’ per il mio Paese, che adesso sta soffrendo», la dedica finale di un Djokovic sempre sensibilissimo alle “cose di casa”. Nadal deve accettare e ingoiare.
Accetterà anche a Parigi? Buon Roland Garros a tutti.