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17 Mag 2014 11:38 - ATP
Atp Roma. Djokovic trema ma batte Raonic: è in finale per la quinta volta!
di Fabrizio Fidecaro
TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO
ROMA. Novak Djokovic si è qualificato per la sua quinta finale in carriera agli Internazionali Bnl d’Italia, battendo il canadese Milos Raonic con il punteggio di 67(5) 76(4) 63 in tre ore esatte. Domani Nole contenderà il titolo al vincente tra Rafael Nadal e Grigor Dimitrov.
È stato messo sotto, ha tremato, si è scosso e ha rimontato. Così Novak Djokovic è approdato alla sua quinta finale in carriera agli Internazionali Bnl d’Italia, riuscendo ad avere la meglio su un Milos Raonic quanto mai determinato. Il bombardiere canadese ha messo in serissima difficoltà il numero 2 del mondo, piazzando come sempre le sue formidabili battute vincenti a 230 all’ora – e oltre – e mostrando anche in più occasioni notevoli doti di tocco e sensibilità. Non gli è bastato per vincere oggi, ma di certo il tempo è dalla sua parte.
Il canadese si è aggiudicato il primo set in un tie-break nel quale ha infilato sei punti consecutivi dallo 0-3 per chiudere 7-5. Nole è finalmente riuscito a strappargli il servizio nel quarto gioco del secondo parziale, ma Milos ha immediatamente messo a segno il controbreak. Nuovo “jeu decisif”, in cui il nordamericano ha sciupato una ghiotta opportunità quando si è trovato avanti per 3-2 con due battute a seguire, cedendo poi per sette punti a quattro.
In quel momento l’inerzia della sfida si è spostata completamente dalla parte del serbo, che, infatti, ha brekkato il rivale già in apertura del terzo. Raonic, subito costretto a inseguire, si è procurato una sola opportunità per rientrare in partita, nel quarto gioco, ma Djoko ha annullato la palla break e ha proseguito sicuro la sua corsa verso il successo, strappando di nuovo il servizio all’avversario nel nono e ultimo game. 67(5) 76(4) 63 il punteggio a favore del ragazzo di Belgrado, dopo tre ore esatte di lotta sul centrale.
Un Nole non certo devastante come nei suoi periodi migliori, ma in grado comunque di prevalere grazie all’esperienza. Domani il serbo andrà a caccia del suo terzo titolo capitolino, dopo quelli del 2008 (su Stanislas Wawrinka) e del 2011 (su Rafael Nadal) e le finali perse nel 2009 e nel 2012, entrambe con il maiorchino. Con quest’ultimo potrebbe essere rinnovata la competizione per l’ennesima volta, se Rafa riuscirà a imporsi nell’affascinante match serale che lo opporrà al bulgaro Grigor Dimitrov.