Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – INTERNAZIONALI D’ITALIA – Di SARA DI PAOLO – Ancora fatica per Grigor Dimitrov, che arranca per chiudere o recuperare i suoi match; il confronto con Thiem vede l’austriaco più esplosivo ed autoritario. Dimitrov lo sarà mai?
4/6 6/3 6/4 si chiude così il primo turno romano della promessa bulgara.
A mancare ultimamente, non sono di certo sue conferme. Il suo è un gioco potente e invasivo. Poco continuo, questo è vero; ma di sicuro in crescente consolidamento.
Servizio e diritto come sempre, tra i fondamentali più efficienti e importanti. Mentre la spinta decisiva, è arrivata a partire dal secondo set (momento in cui ha capito che non esiste solo il rovescio in top).
Fino a qualche mese fa, scommettere su questo “baby-Federer” di Haskovo sembrava ancora un azzardo, non lo si può negare. Ma ora qualcosa sta cambiando. Ha aperto la settimana da numero 14 del ranking e da parte sua, c’è sicuramente la voglia di fare bene ed entrare a far parte dei primi 10. Finalmente.
Sul 4 pari nel terzo set oggi, ha mostrato di aver raggiunto un notevole salto di qualità; e la concentrazione nei punti focali, comincia inoltre ad essergli fedele alleata. In quanto a esplosività non siamo ancora ai massimi livelli, siamo d’accordo; ma forse il raffronto con gli altri “astri nascenti” (anche sotto questo profilo), sta per essere eguagliato.
Un Dominic Thiem ad esempio, da l’idea di essere un giocatore più solido e più costruito ok. Ma la posizione in classifica però, è dalla sua. Come lo sono i risultati. Se iniziasse a giocare sempre come questa mattina (con un pizzico di equilibrio in più e meno sofferenze per le partite da considerare “più semplici”); la sua sarebbe una strada a dir poco spianata. Senza dubbio.
In questo attuale circuito tennistico (che non sembra essere molto adatto ai giovani); è quindi ancora una volta, tra i nomi da tenere più in considerazione. E queste 2 ore e 6 minuti contro Roger-Vasselin (a tratti da cineteca), ne sono in aggiunta il piacevole riscontro. Soprattutto dopo un risultato incerto fino alla fine.
Lo attende ora un impegnativo match contro Ivo Karlovic e il suo servizio. Dopo un 2013 deludente, sembra dunque che Dimitrov abbia ingranato la marcia giusta. E’ questo d’altra parte, il futuro che maggiormente gli si addice…